In 21 contestano l’incompatibilità a Valiante - Le Cronache
Attualità

In 21 contestano l’incompatibilità a Valiante

In 21 contestano l’incompatibilità a Valiante

di Andrea Pellegrino

Il Consiglio regionale della Campania muove l’incompatibilità del consigliere regionale Gianfranco Valiante di recente eletto sindaco del comune di Baronissi. L’esponente del Pd, infatti, ancora deve sciogliere la riserva in merito al doppio incarico. Le sue dimissioni dalla carica di consigliere regionale consentirebbero l’ingresso in aula del medico salernitano Enrico Coscioni, primo dei non eletti della civica deluchiana “Campania Libera”. Ieri, nel corso della seduta del consiglio regionale, in 21 hanno contestato l’incompatibilità del primo cittadino di Baronissi. Sempre nel corso della seduta di ieri, presieduta da Pietro Foglia, si è proceduto alla presa d’atto dei consiglieri regionali Nicola Caputo (Partito democratico) e Fulvio Martusciello (Forza Italia) entrambi eletti eurodeputati. Al loro posto in Regione sono entrati Lucia Esposito – per il Pd – e Flora Beneduce – per Forza Italia. Ulteriore surroga ha riguardato Giuseppe Sagliocco che prende il posto di Angelo Polverino, il consigliere regionale dimessosi a seguito delle vicende giudiziarie che lo hanno visto protagonista. Eletto il nuovo Corecom. Sarà presieduto da Lino Zaccaria che ha ottenuto 34 preferenze, mentre i componenti saranno Francesco Eriberto D’Ippolito, che ha riportato 20 preferenze, e Davide Conte, che ha ottenuto 16 preferenze. Dodici voti sono andati a Vincenzo Alaia. Infine via libera al rendiconto di gestione. Con 32 sì ed 11 contrari, il consiglio regionale ha approvato il “Rendiconto generale della Regione Campania per l’esercizio 2012”, che è stato introdotto all’esame dell’assemblea dal Presidente della Commissione Bilancio e Finanze, Massimo Grimaldi (Caldoro Presidente), che ha sottolineato «l’importanza di aver approvato il Rendiconto che consentirà di sbloccare gli avanzi di amministrazione che serviranno per effettuare pagamenti a favore delle imprese, immettendo risorse economiche nel sistema produttivo campano con conseguenti benefici per l’economia campana e per il lavoro».

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