IMPRESSIONS: L’abbraccio del teatro Verdi al suo pubblico - Le Cronache
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IMPRESSIONS: L’abbraccio del teatro Verdi al suo pubblico

IMPRESSIONS:  L’abbraccio del teatro Verdi al suo pubblico

Pubblico giovane, con in testa il primo cittadino Vincenzo Napoli, e qualche bimbo per un’ “iniziazione” all’opera nel segno del geniale Rossini

 

Di Dante Grimaldi e  Simone Pietro Parisi

Allievi del PCTO Le Cronache Liceo Musicale Alfano I

E’ stato un forte mix di emozioni quello vissuto dall’ ordinato pubblico che ha colmato in ogni ordine di palchi il Teatro Verdi di Salerno: l’emozione di chi si è esibito, di chi invece era lì a godersi l’opera, magari per molti anche una sensazione doppia di eccitazione perché  la ripresa della stagione lirica, dopo l’ulteriore stop di gennaio, ha segnato il ritorno in teatro dopo molto tempo a causa della pandemia. L’opera in questione era “La cambiale di matrimonio” di Gioacchino Rossini, una farsa in un atto, musicata su libretto di Gaetano Rossi da un Rossini appena diciottenne, complessa da rappresentare, ma davvero ben eseguita dagli strumentisti e soprattutto molto simpaticamente ideata sul piano scenico e scenografico, rappresentata ancor meglio dai cantanti. Splendida è stata la partecipazione del pubblico, con una infinita ovazione di spettatori nel finale, con tanto di lancio di rose sul palcoscenico dai palchi “Lettere”, con il sotteso augurio di continuare a vivere tante altre serate come queste, per fare in modo che torni al più presto la normalità.  Si è notata la partecipazione anche di qualche bambino sui palchetti a godersi lo spettacolo, e questo ci deve rendere tanto felice, perché vedere un piccolo interessato ad ascoltare questo tipo di musica, e vederlo sorridente all’interno di un teatro è la speranza di un’intera nazione, a non perdere lo stile e la tradizione che ci rappresenta in tutto il mondo. Abbiamo potuto salutare sul podio anche il trentacinquenne Tommaso Turchetta dirigere magistralmente l’Orchestra Filarmonica del Teatro Giuseppe Verdi, la quale ha dovuto affrontare l’esecuzione di questa partitura abbastanza anomala e poco eseguita nei grandi teatri, che ha aggiunto un tassello di difficoltà in più al tutto. La farsa alterna tra momenti propriamente cantati accompagnati dall’orchestra e i cosiddetti recitativi secchi (che fluidificano la narrazione, collegando le arie) accompagnati dal clavicembalo. La regia di Raffaele Di Florio e la scena di Sara Galdi congiunti all’orchestra e ai cantanti hanno dato vita ad una piacevole serata che probabilmente per molti è stata quasi inaspettata data la poca notorietà della musica eseguita. Tutto ciò è un grande messaggio di speranza al futuro, che possa essere il primo di una serie di concerti all’alba della buona musica e della felicità.