Il violino di Annastella Gibboni al Civera online - Le Cronache
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Il violino di Annastella Gibboni al Civera online

Il violino di Annastella Gibboni al Civera online

Massimo dei voti per la violinista di Campagna che ha inviato un video della sua esecuzione con orchestra delle Variations on an original Theme op.15 di Henryk Wieniawski

 Di Olga Chieffi

Casa Wieniawski era intrisa di musica per pianoforte, in particolare della musica di Chopin, ma Henryk scelse di non diventare un pianista come sua madre. Potrebbe dire lo stesso anche Annastella Gibboni, che ha la madre Gerardina Letteriello pianista, ma il padre Daniele violinista, come la gemella Donatella e il fratello Giuseppe. Annastella docente, attualmente presso il conservatorio di Latina, ha partecipato al concorso musicale “Civera online 2021” con un video delle “Variations on an original Theme” op.15 di Henryk Wieniawski, registrato a MantovaMusica 2020, quale partecipazione al Concerto degli Allievi della Scuola Italiana d’Archi del magistero di Franco Mezzena. Esecuzione, questa della Gibboni, di una trascrizione con orchestra, dell’opera del caposcuola polacco, che nasce per duo, violino e pianoforte, curata da Yasha Zats che ha diretto anche la formazione, unitamente a Stefania Grillo. La pagina originale è stata scritta nel 1854 a Lipsia per il suo amico Raymund Dreyschock, che era il primo violino dell’orchestra cittadina. Il pezzo inizia con una lenta introduzione in cui Wieniawski costruisce la bellissima melodia in la minore. Questa introduzione rende il pezzo speciale perché aggiunge un fascinoso lirismo. Il lirismo aiuta Wieniawski a costruire un’atmosfera altamente emozionale, prima che emergano il tema e le variazioni reali. Dopo l’introduzione, il tema appare in La maggiore. Con la graziosa melodia affidata al violino, l’orchestra sostiene con grande semplicità il violino per tutto il pezzo. Rispetto all’introduzione, il mood del tema e le tre variazioni sono differenti, poiché la tonalità è cambiata e ha un carattere brillante e giocoso. Con le variazioni, si va  a casa del diavolo, come di prammatica, poiché si presentano le diverse tecniche del violino, pizzicati sinistri, armonici, colpi d’arco e tutto il ventaglio del genio funambolico, prima di cedere il passo ad una rivisitazione dell’introduzione, in fa diesis minore. Il violino di Annastella ha risuonato come si conviene, essenziale e folgorante, drammaticamente colto, nell’intro, nella sua magica purezza di linee, prima di un virtuosismo spinto, felice commistione di tecnica, entusiasmo, tra acrobazie del virtuosismo, varietà di colori e sfumature, incantando la giuria che le ha assegnato il massimo dei voti. “In un periodo come questo straordinario che stiamo vivendo, questa affermazione in un così prestigioso concorso, e il premio assegnato in concerti, da onorare quando finalmente rincontreremo il pubblico live, mi spinge ad alzare l’asticella e a studiare. In questo emozionante momento, il mio pensiero vola al maestro Franco Mezzena, che mi ha concesso di partecipare realizzato dalla sua scuola e naturalmente alla mia attuale docente Sonig Tchakerian, all’Accademia di Santa Cecilia, ove mi diplomerò quest’anno”.