"Il vero danno per la Campania sarebbe non dare continuità a questa amministrazione regionale" - Le Cronache
Regionali 2020

“Il vero danno per la Campania sarebbe non dare continuità a questa amministrazione regionale”

“Il vero danno per la Campania sarebbe non dare continuità a questa amministrazione regionale”

Si è svolto ieri mattina, a Salerno, presso il Bar Moka, l’incontro dibattito sul tema “Campania, cinque anni di welfare locale per un futuro solidale”, durante il quale sono intervenuti: Anna Petrone, Responsabile Nazionale PD del Dipartimento per le Politiche a Tutela delle Persone non Autosufficienti, e Tommaso Amabile, Presidente della VI Commissione Permanente della Regione Campania Politiche Sociali, Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica e Candidato al Consiglio Regionale della Campania, nella lista del Partito Democratico a sostegno di Vincenzo De Luca Presidente. Una candidatura nel segno della continuità per Tommaso Amabile. Siamo nel pieno della campagna elettorale. Complice anche l’emergenza Covid che aria si respira? “Quella che si respirava anche prima. E’ una campagna elettorale con tanti candidati, movimentata nonostante il caldo estivo e il Covid che crea qualche preoccupazione, con le difficoltà che questi due elementi messi insieme comportano per interfacciarsi con le persone; non bisogna creare assembramenti, non si possono fare comizi se non con un numero limitato di persone e c’è questo tipo di difficoltà. Per il resto, c’è grande attenzione soprattutto verso i candidati al consiglio regionale, a sostegno del presidente De Luca per il grande lavoro messo in campo in questi cinque anni di amministrazione”. Crede che in qualche modo queste difficoltà possano penalizzare la campagna elettorale dei candidati? “Incideranno sicuramente ma è una cosa che tocca tutti. Credo che il risultato finale non cambi, ci sarà sicuramente una minore partecipazione a meno che il virus non regredisca ma ieri (lunedì per chi legge ndr) c’è stata un’impennata e questo preoccupa, ovviamente”. La sua candidatura va nel segno della continuità… “Credo che la cosa peggiore per una istituzione sia quella di interrompere un percorso di gestione e di attenzione messo in campo. Tra l’altro, si tratta di un lavoro molto proficuo, guai ad interromperlo”. Lei ha ottenuto importanti risultati a Palazzo Santa Lucia con una serie di disegni di legge molti dei quali approvati all’unanimità… “Ho fatto il mio dovere da consigliere regionale e da presidente di commissione e credo di essere stato, in assoluto, il presidente di commissione che ha fatto più leggi di tutti. Anche l’ultimo giorno di consiglio regionale, il 5 agosto, abbiamo approvato l’ultima legge sulla violenza di genere che non ho potuto neanche inserire nella brochure illustrativa che ho realizzato. Abbiamo lavorato fino all’ultimo giorno, facendo il nostro dovere. La gente ci ha votato per questo, non per fare altro”. Da dove riparte post elezione regionale? “Bisogna soprattutto attendere il risultato elettorale, se i cittadini hanno o meno apprezzato il mio lavoro e mi auguro di sì. Se gli elettori hanno apprezzato il lavoro svolto ci metteranno nelle condizioni di continuare. Io vorrei riprendere da dove ho lasciato, continuare a stare dalla parte della gente, della mia comunità”. Crede che in qualche modo questa seconda ondata di contagi possa mettere in difficoltà De Luca? “Lo sappiamo tutti che questi sono contagi che vengono da lontano, di gente che è andata fuori e poi è rientrata. Non credo sia legato alla gestione e, anzi, credo che De Luca sia stato, senza mezzi termini, contrario ad aprire ed allargare troppo le maglie della permissione. Sicuramente l’opposizione fa il suo gioco ma i cittadini sanno bene cosa è stato fatto e quali sono le nostre posizioni”. A poche settimane dalle elezioni, il governatore De Luca risulta indagato per una vicenda del 2017. La magistratura farà il suo corso, lei cosa ne pensa? “Proprio stamattina (ieri per chi legge ndr) ho letto che si ipotizza un’archiviazione. La storia recente, nel bene e nel male, ci ha insegnato che quando si vivono queste cose l’attenzione verso la persona che viene indicata, in difficoltà per vicende che sono fuori dalla politica, addirittura viene premiata e, dunque, non credo inciderà più di tanto”.