Il Tar dà ragione al Cedisa: annullata la delibera dell'Asl - Le Cronache
Cronaca Attualità

Il Tar dà ragione al Cedisa: annullata la delibera dell’Asl

Il collegio giudicante del Tribunale Amministrativo di Salerno (presidente Antonio Onorato) ha accolto il ricorso presentato dalla Cedisa (Centro diagnostico salernitano) in merito all’annullamento della delibera del commissario straordinario dell’Asl con la quale veniva sancita la decadenza del rapporto provvisorio di accreditamento col Cedisa per le prestazioni di fisiokinesiterapia. Il Centro aveva impugnato immediatamente il provvedimento attraverso i legali Antonio Brancaccio e Alberto La Gloria. L’Asl si è difesa in giudizio attraverso l’avvocato Massimo Consoli. Secondo i legali della Cedisa la decisione dell’Asl Salerno sarebbe stata presa in violazione dei principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa. Vengono evidenziati anche elementi di arbitrarietà e travisamento. In sede dibattimentale il collegio giudicante ha rilevato che il ricorso proposto è fondato. Viene evidenziato che l’ordinamento “attribuisce in materia un ruolo fondamentale e preminente alla Regione”. Ed ancora “l’accreditamento istituzionale è rilasciato dalla Regione alle strutture autorizzate pubbliche o private e ai professionisti che ne facciano richiesta”. In poche parole il Tar rileva che la vicenda costitutiva, modificiativa ed estintiva dell’accreditamento è disciplinata da provvedimenti amministrativi della Regione. All’Asl, invece, spetta lo svolgimento del rapporto di accreditamento che, viene evidenziato dai giudici, è fase ben diversa. Tutto ruota anche intorno al termine “sono risolti” che è cosa diversa rispetto ad una cessazione di diritto o automatica del rapporto in essere. “Pertanto, trattandosi di atto concernente l’estinzione del rapporto di accreditamento – chiosa il collegio giudicante (presieduto da Antonio Onorato con Francesco Mele estensore e Giovanni Grasso consigliere)- deve ritenersi che la determinazione conclusiva del procedimento spetti alla Regione, potendo al riguardo l’Asl svolgere solo attività istruttoria e propositiva ma non decisionale”. Ora la patata bollente torna tra le mani del commissario dell’Asl di Salerno.

 

25 aprile 2013