“Chiamato dalla terra dell’esilio, è segno di una rivoluzione”, è l’avvio delle dichiarazioni di Luigi Petrone (per molti, forse anche per tutti, denominato Fra Gigino, nonostante abbia deposto, proprio tre mesi addietro, il saio francescano per lanciarsi nell’agone politico), candidato come Sindaco del centro metelliano, a capo della lista “La Fratellanza”. È stata una scelta ponderata, la discesa in campo? ” Ho pensato, studiato, progettato, dopo aver ricevuto un invito da gente comune, da professionisti, da associazioni, ed ho accettato a patto che tutti loro si fossero impegnati ad aiutarmi in questo percorso, arduo ma non impossibile.” Le voci che si affollano, mai come in questa tornata elettorale, sotto i portici sono intrise di critiche ma anche di consensi, come reagisce?” Il paragone che avanzano differenziando la conduzione di un convento e la gestione di una cittadina: ricordo ai deboli di memoria che ho retto la macchina amministrativa del Santuario, utilizzando le risorse economiche rese disponibili dal popolo e non finanziamenti da enti, quali Comune, Regione o Stato. Vi pare poco? Il Sindaco ha il compito non di decidere autoritariamente, ma ricevendo i consigli dalle persone competenti preposte, deve essere un coordinatore, e non un concentrato di capacità che non ha, e gli esempi sono molteplici.” Come intravede Cava nell’immediato futuro? “Essendo dotato di concretezza, non mi piace lanciare strani programmi, posso garantire, questo sì, di ascoltare, di consultare le parti interessate ai provvedimenti: per esempio, ho girato sulle frazioni, ma non solo in periodi di campagna elettorale, come molti, ma nei venti anni di sacerdozio,ho ascoltato, e cercato di dare risposte a tutti coloro che manifestavano problematiche, di ogni genere, e l’accoglienza che predicavo, non aveva come obiettivo il voto, ma la concretezza.” Andiamo per ipotesi: lei va al ballottaggio, lei non arriva al ballottaggio. Quale posizione prenderebbe? ” Non mi apparenterei con nessuno, non sarei facile al compromesso ( motivo per cui ho stracciato la seconda lista che stavo proponendo ), non chiederò alcun appoggio, ed in entrambi i casi lascerei gli elettori liberi di votare con coscienza , senza pregiudizi.” Qualcuno ricorda che al momento di lasciare Cava, furono raccolte oltre ventimila firme, ed anche il mio legale di fiducia con il fratello inserito in una lista di Servalli, pur avendo organizzato, a suo tempo, un plebiscito affinchè non lasciassi Cava, non è stato da me considerato un nemico, ma un semplice avversario: tutto ciò non mi preoccupa, raccogliendo consensi da tutti i settori della politica, addirittura da estremisti tranquilli, amici di vecchia data, che militano in Rifondazione comunista.” Si è presentato con notevole ritardo rispetto agli altri contendenti alla poltrona di Sindaco, un handicap? ” Non si può tornare indietro, ma la perdita di tempo, se così vogliamo definirla, è scaturita dall’aver attentamente ragionato sui passi da compiere, sull’aiuto che le persone mi avrebbero potuto concedere, e tra i tanti, sottolineo la presenza del dottor Cremone, che si occuperà del settore sanitario, dall’inizio mio accanito sostenitore e voglioso di vedermi in questa nuova veste!” Serba rancore verso qualcuno? “Giammai, per me inizia consapevolmente una vita nuova, anche se sono andato via da questa città tre anni fa, e ci ritorno per aiutarla e non per distruggerla, Cava soffre per la mancanza di una manutenzione ordinaria, noto zone completamente abbandonate, e per una farraginosa macchina comunale, e delle difficoltà anche della Polizia municipale, pertanto ribadisco che vanno aiutati un pò tutti, anche i funzionari, grazie ad un rinnovato spirito di fiducia, occorre affrontare insieme ogni situazione, parlandosi ripetutamente, bisogna eleggere un Sindaco decisionista: Vi dico come si svolgerebbe la giornata da primo cittadino: Sveglia alle quattro, consultazione di messaggi, mail, e quanto altro il popolo vorrà segnalarmi, con risposte immediate e finalizzate, dalle sei, operativo, con approfondimento dei temi scottanti che riguardano le frazioni, alle otto in Comune, sino a tarda sera, non avendo problemi di famiglia, per cui il famoso h24 si sposerebbe alla meraviglia con me”.
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