“Il silenzio delle istituzioni” - Le Cronache
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“Il silenzio delle istituzioni”

“Il silenzio delle istituzioni”

di Brigida Vicinanza

Il comitato salute e vita non molla. Nonostante il sequestro da parte della magistratura lo scorso giugno, la lotta per la delocalizzazione delle Fonderie Pisano continua. Se non fosse che il mistero sul sito che pare, secondo la società, sia stato individuato continua e c’è chi vuole vederci chiaro, per paura che ciò non avvenga: “Stanno svolgendo tutti gli atti burocratici per continuare a stare lì”. Il silenzio delle istituzioni poi pare essere il più assordante di tutti: “Dopo la campagna elettorale, sono tutti spariti e non abbiamo notizie né del tavolo regionale che avevamo richiesto per discutere del problema Fonderie e né dall’amministrazione comunale di Salerno che a quanto pare non ha mai preso in considerazione la proposta di un consiglio comunale monotematico”. E a scendere in campo è proprio il Comitato di Lorenzo Forte, che ieri mattina in una conferenza stampa ha presentato tutte le azioni che verranno messe in atto. Annullamento dell’Aia che risale all’anno 2012 innanzitutto, la partecipazione a qualsiasi conferenza dei servizi in Regione e per ultimo ma non meno importante che vengano finalmente avviati tutti i processi affinché avvenga la delocalizzazione, partendo soprattutto dall’individuazione del nuovo sito che nonostante l’incontro ministeriale a Roma della società, non è stato ancora reso noto: “A Roma si è verificata l’ennesima farsa – sottolinea Forte – “ad ora ancora non si conosce la delocalizzazione ma è stato presentato un progetto e un piano con tanto di costi, se si conoscono i costi allora vuol dire che il sito deve esserci per forza, perché non svelarlo?”. Insieme all’avvocato salernitano Oreste Agosto, il presidente del Comitato salute e vita poi presenta tutte le azioni legali e non, messe in campo: “Abbiamo fatto richiesta alla regione Campania di annullare in autotutela l’Aia del 2012, dopo le gravi inadempienze e i reati che la procura ipotizza nel sequestro della fabbrica, l’Aia non poteva essere concessa, inoltre abbiamo chiesto sempre alla regione Campania – precisa Forte – di partecipare a qualsiasi procedimento di nuova conferenza di servizi e infine che la Regione e il Comune facciano il loro dovere e avviino le procedure di delocalizzazione, facciamo poi appello perchè si convochi ad horas il tavolo tecnico regionale per discutere in questa sede della situazione”. Inoltre tra le richieste da inoltrare al Comune di Salerno e in questo caso ad Enzo Napoli, ancora una volta, Forte e i suoi mettono la convocazione di un consiglio intercomunale monotematico con i sindaci della Valle dell’Irno. Questa mattina inoltre i membri del comitato saranno presenti sotto al Palazzo di Città, durante la seduta del primo Consiglio dell’era Napoli. Con loro a quanto pare anche gli operai dell’opificio di Fratte, stanchi della non considerazione del Comune di Salerno.