Il Pd resta in silenzio: annullata la conferenza con Ecoambiente - Le Cronache
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Il Pd resta in silenzio: annullata la conferenza con Ecoambiente

Il Pd resta in silenzio: annullata la conferenza con Ecoambiente

di Erika Noschese

L’arresto del sindaco di Eboli Massimo Cariello ha, inevitabilmente, scosso il mondo della politica. Il primo cittadino, infatti, è finito agli arresti domiciliari – a pochi giorni dalle elezioni – con l’accusa di abuso d’ufficio, corruzione, falso ideologico. I più colpiti sono gli esponenti del Pd, partito in cui milita Cariello tanto che ieri mattina, a poche ore dalla notizia degli arresti, ha rinviato a data da destinarsi la conferenza stampa per la conferenza stampa sui risultati conseguiti e sui progetti avviati su tematiche ambientali. In particolare, quella di ieri dove essere, per i dem, l’occasione per illustrare il percorso di risanamento e rilancio della società pubblica Ecoambiente Salerno e la proposta di legge, a prima firma del deputato Pd, per il riconoscimento della qualifica di “incaricato di pubblico servizio” agli operatori ecologici nell’esercizio delle loro funzioni. Ma nulla da fare. Il parlamentare Piero De Luca, infatti, ha raggiunto la sede provinciale del partito ma ha preferito il silenzio. Esprimo, invece, fiducia nel lavoro della magistratura i consiglieri di maggioranza e gli assessori neo eletti: “Fiducia nel lavoro dei magistrati, nella certezza che tutto venga chiarito al più presto. I componenti della maggioranza consiliare e della Giunta comunale testimoniano al sindaco di Eboli, Massimo Cariello, in queste ore colpito da un provvedimento giudiziario domiciliare, piena solidarietà personale e politica, confidando che presto sulle procedure amministrative oggetto di valutazione da parte dei magistrati venga fatta pienamente luce, allontanando dal primo cittadino ogni ombra di irregolarità – hanno dichiarato gli assessori e i consiglieri di maggioranza – maggioranza consiliare e Giunta Comunale proseguiranno nell’azione amministrativa rispetto agli atti politici già programmati con il sindaco Cariello, ribadendo la loro convinzione che il primo cittadino sia estraneo alle fattispecie contestategli”. Consiglieri comunali ed assessori esprimono anche apprezzamento per le modalità con cui gli uomini della Guardia di Finanza hanno operato le necessarie procedure di notifica, “nel massimo rispetto delle persone e delle istituzioni. Nel frattempo la compagine di maggioranza consiliare e gli assessori comunali rimangono in attesa delle determinazioni della magistratura, con l’auspicio che presto le procedure amministrative contestate saranno chiarite, nell’interesse delle istituzioni, dei cittadini, dei singoli e dei funzionari comunali, rispetto ai quali di esprime solidarietà, convinti che abbiano operato nella legalità e con procedure trasparenti”, hanno aggiunto infine. Contesta gli arresti domiciliari il giornalista Gaetano Amatruda secondo cui “misure cautelari per una ipotesi di abuso d’ufficio sono una violenza”. “No alle misure cautelari. Le misure cautelari per una ipotesi di abuso d’ufficio sono una violenza. L’arresto di Massimo Cariello, appena eletto, genera indignazione e sospetti sui tempi. Perché ora? Non si poteva prima? Perché non attendere? – ha dichiarato Amatruda – Troppo il ricorso alle misure cautelari e lo dice uno che non ha condiviso le sue scelte, la sua politica, gli intrecci perversi della città. Lo dice chi sostiene, su Eboli, le battaglie di amici come Damiano Cardiello e Santo Venerando Fido. Cariello ha fallito politicamente, nonostante la recente vittoria, ma gli arresti no, Massimo Cariello deve difendersi da uomo libero”, “La mia città non meritava di ricevere questo schiaffo”, ha invece dichiarato Cosimo Adelizzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle che ha detto la sua sull’arresto del sindaco Cariello. “La notizia ha suscitato clamore, stupore e delusione tra i cittadini che, rieleggendolo, hanno manifestato la volontà di riporre in lui fiducia e speranza per il futuro – ha dichiarato il parlamentare penstastellato – L’accaduto è sicuramente uno spunto sul quale gli ebolitani avranno tanto da riflettere, ma la prima riflessione deve spettare alla politica locale e a tutti coloro i quali hanno il doveroso compito di fare delle scelte”. Per Adelizzi, “la priorità su cui concentrare ogni singolo sforzo deve essere la tutela dei cittadini; per questo bisogna necessariamente scegliere le persone sulla base di valori essenziali quali storia, competenza e reputazione”. Il grillino esprime poi piena fiducia nel lavoro della magistratura: “Non è mia intenzione strumentalizzare questa vicenda, sulla quale la Magistratura, in cui ripongo piena fiducia, con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, che ringrazio per il lavoro svolto, farà il suo corso e chiarirà ogni singola responsabilità. Ma nel frattempo non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo – ha poi aggiunto – C’è bisogno, ora più che mai, di rimboccarsi le maniche per il futuro di Eboli e degli ebolitani, concentrandosi sulle soluzioni di cui ha bisogno la città e selezionando una classe dirigente capace di gestire la cosa pubblica solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini. Può sembrare un concetto scontato ma non lo è, e non ci possiamo permettere altro”.