Il live elettronica secondo Johan Van Kreij - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Il live elettronica secondo Johan Van Kreij

Il live elettronica secondo Johan Van Kreij

Continuano le attività del Dipartimento di nuove tecnologie e linguaggi musicali del Conservatorio Martucci di Salerno con la masterclass e il concerto che si terrà giovedì 9 giugno nella sala concerti della massima istituzione musicale cittadina

Di OLGA CHIEFFI

“Che cercate? Dite! E che aspettate?Non lo so; io voglio l’ignoto! Ciò che mi è noto è illimitato. Io voglio saperne ancora. L’ultima parola mi manca”. Il mago possente di Ferruccio Busoni sembra quasi invitare alla tre giorni di full immersion nel futuro della musica, l’elettroacustica, promossa dal dipartimento di nuove tecnologie e Linguaggi Musicali in collaborazione con l’Ufficio Relazioni internazionali del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno”. Live electronics e performance interattiva dal 7 al 9 giugno, nella sala Concerti della massima istituzione musicale cittadina, sin quando verrà vissuto il momento clou della masterclass di, Johan Van Kreij, voluta dalla docente Silvia Lanzalone, in svolgimento per gli studenti di elettroacustica, il concerto, in programma alle ore 17 del giorno finale. Johan van Kreij docente presso il Royal Conservatoire Den Haag, Paesi Bassi. è un esecutore e compositore di musica elettronica. Da quando ha deciso di intraprendere questo particolare percorso di creazione musicale si è dedicato allo sviluppo di strumenti adatti alla performance Questo sviluppo copre i campi di hardware, di sensori e apparecchiature utilizzate come parte gestuale dello strumento, e software, utilizzando una vasta gamma di modelli di sintesi che agiscono sul suono dello strumento. Questi strumenti sono utilizzati in spettacoli di musica, danza e teatro. Il live-electronics consente all’esecutore tradizionale di interagire con il mezzo elettronico durante l’esecuzione stessa per cui il suono acustico e la sua immediata trasformazione elettroacustica diventano la base della composizione musicale. L’esecutore, o il cantante, si trova a suonare uno strumento completamente nuovo, composto dalla parte tradizionale e dalla estensione elettronica la quale può variare notevolmente, anche nel corso dell’esecuzione, in dipendenza dal processo di elaborazione effettuato. Viene richiesta quindi una nuova sensibilità musicale tipicamente basata sull’ascolto e sulla capacità di trasformare la prassi esecutiva in relazione al contesto elettronico. Il live electronics è un metodo di generazione e modifica di suoni in tempo reale attraverso l’uso di apparecchiature, software e programmi dedicati che nel loro insieme formano un sistema detto “ambiente esecutivo”, gestito dal regista del suono, o interprete al live electronics, che, spesso, è anche l’ideatore del sistema stesso. Buona parte del suo lavoro si svolge nella fase di preparazione dell’opera, mentre durante l’esecuzione dal vivo egli controlla il corretto funzionamento delle macchine, gestisce l’interazione con gli esecutori, regola i livelli e realizza la spazializzazione multicanale. Il pubblico che assisterà alla performance di Johan Van Kreij, supportato dagli stagisti, si confronterà con un linguaggio libero dalle convenzioni di quello ordinario, capace di suscitare equivalenti emozioni rafforzando quell’idea di essere partecipi ad una futuristica conversazione tra individui, oggetti e spazio.