Il futuro è già qui: lo spiega Pepper un robot - Le Cronache
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Il futuro è già qui: lo spiega Pepper un robot

Il futuro è già qui: lo spiega Pepper un robot

Il concetto di futuro spesso viene erroneamente confuso con qualcosa di necessariamente lontano nel tempo, ma non è così. Basta pensare che da quando avete iniziato a leggere questo articolo, già più volte siete passati dal presente al futuro e viceversa. Inoltre, oggigiorno la tecnologia accorcia le distanze da un futuro che è oramai già alle porte. L’intento del MidìEdu4.0Kids è quello di mandare i bambini ad aprirgli, così che possano accoglierlo con la loro curiosità e rapidità di apprendimento. Il 7 settembre, dalle 10.30 alle 13 in corso Nicolangelo Protopisani 70 presso la sede della Federico II di Napoli, ci sarà un confronto sul tema della didattica innovativa rivolta a bambini dell’infanzia e della primaria. Parteciperanno le principali realtà che operano a livello nazionale nel campo della didattica e della pedagogia innovativa e per la prima volta prenderà parola anche un robot. Il suo nome è Pepper, si tratta di un robot umanoide, progettato da SoftBank Robotics, che insieme ad altri robot, è utilizzato dal laboratorio PRISCA dell’Università Federico II° di Napoli, che ha come focus quello di progettare sistemi intelligenti, autonomi e adattivi in diversi domini applicativi. La presenza di un robot non è affatto qualcosa di meramente divertente, soprattutto in un ambito scolastico in cui divertimento ed apprendimento vanno a braccetto. Si parlerà di formazione, di giovani e sbocchi lavorativi; ragion per cui non poteva mancare l’assessore regionale alla Formazione e Pari opportunità Chiara Marciani che ha dichiarato:”Si sente spesso parlare di bambini nati nell’epoca digitale che agli occhi dei più adulti appaiono dei piccoli Einstein per la loro innata capacità di comprensione ed utilizzo di software e dispositivi digitali. Il più delle volte però queste conoscenze si fermano in ambito ludico, soprattutto per il mancato riscontro scolastico. I ragazzi si trovano quindi spesso a vivere in due realtà differenti: quella scolastica in cui, si è fermati al secolo scorso e quella esterna dove la tecnologia la fa da padrone rendendo ormai obsoleti la gran parte degli strumenti che abbiamo usato per anni. Portare la tecnologia a scuola aiuterà quindi non solo a semplificare e migliorare il lavoro di dirigenti scolastici ed educatori,come già sta facendo il registro elettronico, ma anche ad avvicinare i giovani alla scuola stessa. Il migliore investimento per il futuro è quello rivolto alle scuole, alla formazione ed in questo caso l’investimento per il futuro sarà il futuro stesso”. Ulteriore punto di riflessione lo propone il direttore scientifico del programma Societing4.0 dell’Università Federico II° di Napoli Alex Giordano che ha dichiarato: “La complessità del presente ci impone di superare la polarizzazione tra ultras e detrattori del digitale per i bambini. È necessario elaborare una via mediterranea all’educazione del futuro creando ponti tra il meglio della formazione psicopedagogica maturata in ambito accademico e il meglio della sperimentazione innovativa non solo portata avanti in ambito universitario ma anche e soprattutto nella società da imprese, associazioni, gruppi informali che si sono presi cura di dare risposte alle necessità del presente”.