Il cucchiaio di Caccavallo fa impazzire Pagani - Le Cronache
Paganese

Il cucchiaio di Caccavallo fa impazzire Pagani

Il cucchiaio di Caccavallo fa impazzire Pagani

PAGANI. La gara con il Messina ha chiarito tante cose. In primis la forza caratteriale di questa Paganese ed inoltre il grande spirito di gruppo che accompagna questa squadra durante le gare di campionato. Magari quello che deve ancora arrivare è quel pizzico di fortuna che in talune circostanze si rivela fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lo sa bene la dirigenza così come lo sa bene mister  Grassadonia il quale al termine della gara con il Messina non ha nascosto il suo parziale disappunto per la mancata vittoria. La Paganese, oltre al collettivo, sta dimostrando tuttavia di poter fare affidamento su delle individualità importanti come Caccavallo che sta incantando addetti ai lavori e non con delle prestazione nettamente al di sopra della media per la categoria. Con Caccavallo in campo è tutto più facile ma attenzione a caricare di eccessive responsabilità un solo elemento perchè nel calcio si vince e si perde sempre in undici. Adesso si inizierà però a pensare alla sfida domenica prossima quando gli azzurro stellati se la vedranno con la Lupa Castelli Romani in una trasferta sicuramente insidiosa per mille motivi. La squadra comunque gira e anche Grassadonia in queste settimane è rimasto davvero sorpreso dalle continue prestazioni positive della sua squadra. Dovesse arrivare un successo con i ciociari con un pizzico di fortuna si potrebbe compiere un sensibile balzo in avanti in classifica generale assolutamente non pronosticabile solo fino a qualche settimana fa. Tuttavia nel calcio, e questo è risaputo, quello che è stato fatto rimane negli archivi e non conta più. Bisogna pensare al futuro e quindi alla Lupa Castelli Romani che come appena detto è squadra ostica e che tra le mura amiche riesce sempre e comunque a rendere la vita difficile ai suoi diretti avversari. Non a caso a partire da domani Grassadonia cercherà di mantenere alta la concentrazione all’interno del gruppo onde evitare pericolosi cali di concentrazione che potrebbero poi rivelarsi fatali.
Raffaele de Angelis