Il Consiglio comunale dice sì al Dg - Le Cronache
Ultimora Cronaca Attualità Primo piano Politica Salerno

Il Consiglio comunale dice sì al Dg

Il Consiglio comunale dice sì al Dg

di Erika Noschese

Un consiglio comunale accesso quello che si è tenuto ieri mattina a Palazzo di Città e che ha visto qualche consigliere di maggioranza scontrarsi con gli “ordini” ricevuti qualche giorno prima, in merito alla figura del direttore generale che, visti i risultati, a breve farà capolino presso la società in house del Comune, Salerno Pulita Spa. Con 21 voti a favore nove contrari, in consiglio comunale approva l’inserimento nei quadri dirigenziali del direttore generale. A far valere la loro tesi, e dunque ad opporsi alla figura del dg, i consiglieri di minoranza Antonio Cammarota, Antonio Carbonaro, Roberto Celano, Gianpaolo Lambiase, Ciro Russomando, Dante Santoro, Domenico Ventura, Peppe Zitarosa ed il consigliere di maggioranza Giuseppe Ventura. «E’ una presa in giro per tutti i salernitani», ha dichiarato il consigliere del gruppo misto Mimmo Ventura. «Ci sono tanti dirigenti tecnici – ha proseguito Perchè continuare con questo Erika Noschese sperpero di denaro?». Il consigliere del gruppo misto ha dunque lanciato “la sfida” all’assessore Caramanno: «Scommettiamo che il nuovo dg è di Caserta o Napoli?». Sulla stessa linea di pensiero anche il fratello Peppe, consigliere di maggioranza del gruppo Davvero Verdi: «Voterò sempre contro tutto ciò che non favorisce i lavoratori – ha dichiarato Peppe Ventura – Non abbiamo I soldi per pagare I dipendenti ma li troviamo per il direttore generale». Presenti anche una nutrita delegazione di dipendenti della Salerno Pulita che hanno applaudito ai fratelli Ventura, prima di “minacciare” l’amministrazione comunale: «Non pensate ai lavoratori ma al nuovo manager. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni. Vi aspettiamo tutti». A creare scalpore in consiglio comunale anche Santoro, Lambiase e Celano che hanno fatto sentire il loro “no” alla scelta di istituire la figura del dg. Più pacato, nonostante il voto contrario, il consigliere leghista, Zitarosa che sembrava quasi spalleggiare la maggioranza, per poi votare no. Uno scontro che ha visto protagonista anche la stessa maggioranza con Stabile e Galdi che hanno difeso la scelta e dall’altra D’Alessio con i suoi dubbi. Il tutto avvenuto mentre Cammarota ha provato a rinviare il punto con una mozione, subito bocciata dalla maggioranza. «Siamo delusi di quanto visto oggi. – afferma il segretario cittadino della Lega, Cristian Santoro – Auspicavamo un segno di buon senso da parte di questa amministrazione comunale. Invece, nulla. Ci chiediamo e i costi del nuovo manager a carico di chi andranno? Sicuramente della collettività, dei contribuenti che già stanno pagando una Tari fra le più esose in Italia non ricevendone nemmeno il servizio così lautamente corrispondendo». Ma c’è ancora dell’altro, con Santoro che continua nella sua disamina. «Premesso che, come sempre, la Lega è dalla parte dei lavoratori e, perciò favorevole ad ogni iniziativa che ne favorisca il decoroso e dignitoso impiego, purché equo e rispettoso dei diritti di tutti. L’istituzione, onerosa, di una nuova figura dirigenziale, va a ricadere pesantemente sugli stessi lavoratori. Invece di spendere per una nuova figura dirigenziale, non sarebbe stato meglio procedere alla stabilizzazione dei lavoratori? Che dire, non ci sono i soldi per i lavoratori mentre sbucano fuori per il nuovo manager? E’ una vergogna e pagheranno solo i salernitani per queste scellerate decisioni». Parla di governo solido ed efficace per Salerno, invece, il sindaco Enzo Napoli. «Con provvedimenti lungimiranti siamo riusciti a garantire un bilancio equilibrato ed una gestione oculata del patrimonio assicurando cosí il mantenimento dei servizi e delle strutture essenziali per la dignità e la qualità di vita ha aggiunto il primo cittadino – Molto importanti anche i provvedimenti in tema di mobilità, igiene e decoro urbano, riqualificazione urbanistica che renderanno la nostra città sempre più attraente e vivibile generando occasioni d’investimento e sviluppo».