Il consigliere Santoro tira le somme: «Vi racconto cosa non va a Salerno» - Le Cronache
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Il consigliere Santoro tira le somme: «Vi racconto cosa non va a Salerno»

Il consigliere Santoro tira le somme: «Vi racconto cosa non va a Salerno»

di Brigida Vicinanza

Tirando le somme di questi primi mesi da Consigliere comunale, è riuscito a farsi un’idea di cosa non va a Salerno? “A Salerno c’ è una disoccupazione che fa paura, ci sono migliaia di famiglie in stato di povertà totale e la politica non fa niente di concreto per aiutare queste persone. Fa rabbia vedere milioni di euro spesi per cose accessorie e nessuna politica seria per risolvere i problemi veri della gente. Ho denunciato in questi mesi gli sprechi del Comune di Salerno, come il saluto milionario della Arcuri, e di riverso i tagli incoscienti come quello dei contributi alloggiativi per le famiglie indigenti. Sono convinto che si possano ideare soluzioni innovative come il baratto amministrativo ed il sussidio di cittadinanza, inteso come forma di baratto tra lavoro offerto dai singoli cittadini in cambio di beni e servizi erogati dagli enti. Altro problema della città è che paghiamo tasse altissime per scelta sconsiderata di questa amministrazione e da contraltare abbiamo servizi inefficienti e spesso pari a zero, è necessario abbassare la tassa sui rifiuti che sta ammazzando il tessuto commerciale cittadino e dissanguando le famiglie. Tutto questo sarebbe possibile se si facesse un serio piano di tagli agli sprechi. Non ultimo è il problema “dell’emorragia” di giovani a cui stiamo assistendo. In massa stanno scappando da Salerno e questi “scienziati” che ci governano ancora continuano a parlare di aria fritta piuttosto che affrontare seriamente il problema. Io sono per lanciare la sfida della meritocrazia: i giovani più meritevoli devono essere premiati e devono diventare protagonisti della vita economica, politica e sociale della nostra città. Peccato che mentre noi parliamo di questo, c’è qualcuno che sta progettando una squallida successione ereditaria in stile medioevale. C’è da sottolineare che la città in alcune zone sta diventando invivibile e la parola sicurezza è diventata utopia, la Municipale ha carenza gravissima di personale e chi ci amministra ancora non lo ha capito. In ogni caso continuerà la nostra battaglia “fiato sul collo”, che ha permesso anche un’importante vittoria: il ripristino del Cup all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Tantissimi salernitani infatti lamentavano le difficoltà di una semplice prenotazione per una visita medica, siamo scesi in campo al loro fianco e lo faremo ancora”.

Elezioni provinciali: come consigliere è chiamato alle urne, qual è il quadro delineato fino ad ora? “Le elezioni provinciali sono l’emblema del fallimento del Governo Renzi e della farsa a cui abbiamo assistito in questi anni, si spacciavano come quelli che volevano mettere al centro la partecipazione dei cittadini e poi hanno sottratto solo diritti e tutele alla gente comune, basti pensare che alle elezioni provinciali a gennaio potranno votare solo i consiglieri comunali, una vergogna. Io sono fortemente tentato di non andare a votare, anche perché questa modalità di votazione è una truffa calcolata per far garantire al Pd il monopolio in quasi tutte le Province d’Italia senza passare per il giudizio dei cittadini, sarà così anche a Salerno. Ho dato la mia firma alla lista “Provincia di Tutti” perché è l’unica che si presenta alternativa a questo metodo di governo, se proprio volessi fare una scelta pragmatica voterei loro per sperare di avere almeno una sentinella in Provincia e smascherare i guai che stanno combinando anche lì”.

Come le è sembrato il lavoro dell’amministrazione in questi primi sei mesi? “In questi mesi al Comune ne ho viste di tutti i colori, quelle che ovunque sarebbero definite cose da pazzi qua sembrano essere diventate la normalità. Non c’è una proporzione tra i costi ed i risultati, in una squadra di calcio verrebbe esonerato il direttore sportivo o il mister, in un ‘azienda caccerebbero il Manager invece questi restano ai loro posti come nulla fosse. Un esempio su tutti: hanno impegnato i cittadini a fare la raccolta differenziata in questi anni, hanno usato il loro lavoro per farsi campagne elettorali personali, e poi abbiamo scoperto che l’impianto di compostaggio, a fronte dei tanti milioni che ci è costato non funzionava come doveva. L’assurdo è che nei comuni normali in cui si fa la raccolta differenziata abbassano i costi della bolletta e invece a Salerno, come il migliore dei paradossi, si paga anche una delle tasse più alte d’Italia, probabilmente per pagare i vizi e gli inutili sfarzi politici di quest’amministrazione. Il problema principale è come vengono gestiti i soldi pubblici e l’elenco di priorità stilato da chi ci governa, io sono all’opposizione perché non vedo che le loro priorità nell’investire i soldi dei cittadini rispondono ai problemi veri ed alle esigenze della gente. In generale comunque c’è una mancanza di organizzazione e di certezze, basti pensare ai lavoratori interinali e precari che aspettano da anni di vedere regolarizzata la loro posizione, alla frammentazione che c’è tra le varie cooperative e società miste ed anche il metodo di selezione delle figure apicali che spesso non risponde a criteri di merito e abilità ma semplicemente di subalternità. Salerno è di una bellezza unica per natura e storia, con un po’ di nuove idee e puntando a rilanciare le caratteristiche vere della città potremmo creare migliaia di opportunità lavorative. Se governassi la città lancerei il progetto “Grande lungomare salernitano” con un grande piano di restyling che coinvolge ingegneri, tecnici e maestranze locali per fare diventare il nostro fronte mare un salotto in modo da creare ricchezza per la città con quella che è la sua principale dote naturale inespressa. Salerno è anche ricca di storia, cosa che volutamente ci hanno fatto dimenticare, penserei ad una città meta di turismo e pellegrinaggio internazionale per tutto l’anno, con un tocco d’inventiva e di organizzazione tutto questo potrebbe essere realtà e cambiare la vita (e l’economia) di migliaia di salernitani. Per non parlare delle opere incompiute che sono l’emblema del fallimento di un certo metodo politico ma comunque da salernitano mi auguro che vengano completate al più presto perché così non si può andare avanti. Lavoriamo per recuperare la cultura del made in Salerno, la salernitanità deve tornare un valore, inizierei dalle Luci d’Artista che devono essere fatte dai salernitani e non prese in affitto a suon di milioni di euro ogni anno. Quello che oggi è un costo tutto a carico dei cittadini (anche quest’anno 3 milioni di euro) domani potrebbe diventare invece un guadagno per le casse pubbliche, un’occasione di lavoro per centinaia di giovani tutto l’anno. Basta un’idea per cambiare il senso ed il verso delle cose, per questo sono convinto che l’unica fabbrica che ancora possa rilanciare la nostra città è la fabbrica delle idee quelle buone e pulite che unite alla straordinarietà della nostra città possono farci tornare a sognare e vivere un futuro migliore”.

I buoni propositi per l’anno nuovo e per il suo lavoro all’interno dell’amministrazione comunale? “Mi auguro che ci siano più pattuglie della municipale, specialmente la notte, per garantire sicurezza e tranquillità ai residenti, partendo da Largo Plebiscito, e meno street controll che non può sostituirsi al controllo ed il tatto che può offrire un vigile in carne ed ossa. Mi auguro un anno con meno Manuela Arcuri, 10mila euro per un conto alla rovescia di 10 secondi, e più contributi per gli ultimi partendo dal ripristino dei contributi alloggiativi e la previsione di sussidi agli sfortunati. Mi auguro più trasparenza della macchina amministrativa, partendo dalla diretta streaming dei consigli comunali, e meno situazioni sconcertanti di opacità. Mi auguro meno proclami e più fatti nei confronti dei giovani che si sentono sempre più soli e presi in giro. Per queste e tante altre cause farò tante altre battaglie nel 2017. Auguro a tutti di continuare a battagliare e di non mollare mai”.