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Il caso della Lega Salerno tra silenzi e attese

di Andrea Pellegrino
Se Matteo Salvini e la sua Lega volano in gran parte dell’Italia, a Salerno frenano. Dopo l’abbandono della sede fisica del partito provinciale e il congelamento dei vertici leghisti, si vive una fase di stallo. Complice anche il caldo e le ferie estive, per ora, del progetto Lega nella città di Vincenzo De Luca e nella provincia, ma anche nella stessa regione, non c’è traccia. I vertici regionali e nazionali stanno a guardare, nonostante l’invio del senatore Volpi che ha scalzato Cantalamessa, nel frattempo “promosso” a presidente del partito, alla guida della Lega in Campania. A Salerno, però, nonostante gli annunci pre e post europee, nulla si è mosso, con la guerra di correnti che prosegue sotto traccia. Ora l’appuntamento è rinviato al dopo Pontida e, a questo punto, a dopo le vicende nazionali che tengono in bilico l’esecutivo Conte. A Salerno, per ora, combatte solo il rettore Aurelio Tommasetti che si fa spazio, nel vuoto lasciato all’interno del partito. Tant’è che lo stesso rettore è quasi diventato l’avversario numero uno del governatore Vincenzo De Luca, il quale, dopo averlo escluso dalle Universiadi, ha, recentemente, bypassato la procedura prevista per la nomina del nuovo vertice dell’ospedale di via San Leonardo, commissariando il “Ruggi d’Aragona”, dopo il trasferimento al “Cardarelli” di Napoli del dg Giuseppe Longo. Perfino Ernesto Sica si muove con cautela, seppure resti in piedi il suo progetto regionale. Poi c’è Grant, eletto in questa circoscrizione parlamentare europeo, che cerca di imporsi come candidato governatore, approfittando, per ora, della bufera interna a Forza Italia. Ma la scalata sembra abbastanza in salita, soprattutto a Salerno città dove la Lega è in pausa di riflessione. Un po’ come è capitato in passato al Movimento 5 Stelle che, proprio nella città del governatore De Luca, rinunciò al fotofinish a presentare la lista alle scorse elezioni amministrative. Troppe correnti, per ora, in casa Lega, ognuna in contrapposizione con l’altra. E’ il caso anche dell’eurodeputata salernitana Lucia Vuolo che aveva lanciato l’opa sul partito regionale e provinciale, senza al momento riuscirci. Forse agosto porterà consiglio oppure, forse, è solo una strategia.