Igp alla ceramica vietrese, iniziativa a Bruxelles - Le Cronache
Costiera Amalfitana

Igp alla ceramica vietrese, iniziativa a Bruxelles

Igp alla ceramica vietrese, iniziativa a Bruxelles

Il Parlamento Europeo approva a larghissima maggioranza il rapporto d’iniziativa, presentato dalla parlamentare francese Virginie Rozière, per l’estensione della denominazione di indicazione geografica anche ai prodotti non alimentari. Dalla ceramica di antica tradizione al marmo di Carrara, dai cristalli di Boemia al tartan scozzese: per tutti questi prodotti al momento non esiste una protezione riconosciuta a livello comunitario, ma solo alcune ineguali tutele a livello nazionale. D’altra parte, il sistema di protezione delle IG in agricoltura ha consentito la promozione di quelle produzioni più strettamente collegate ai territori, certificandone provenienza e qualità e facilitando la promozione anche turistica dei luoghi di produzione, divenendo occasione di crescita di quella cultura del turismo che oggi é in grado di diventare formidabile attrattore di visitatori e viaggiatori.

AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica è da tempo attiva su questo argomento, negli ultimi anni insieme ad AEuCC (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale Città della Ceramica) e ai partner europei, anche attraverso la collaborazione con OriGIn, organizzazione non governativa con sede a Ginevra che dal 2003 opera come network globale di Indicazioni Geografiche (IG) appartenenti a vari settori. Da questa collaborazione è nato il convegno a Vietri sul Mare dello scorso 19 settembre, organizzato da CNA e Confartigianato, dal titolo “La ceramica e le sue origini, le indicazioni geografiche ai prodotti non agricoli”, che ha approfondito il tema insieme ad alcuni rappresentanti delle istituzioni europee, a cui hanno partecipato anche il Presidente di AiCC, Senatore Stefano Collina, e il Parlamentare Europeo Nicola Danti, relatore sul tema.

Inoltre AiCC ha partecipato, attraverso il Segretario Generale Giuseppe Olmeti, alla conferenza al Parlamento Europeo dello scorso 1 ottobre, presieduta dagli onorevoli Virginie Rozière e Nicola Danti, dal titolo “Indicazioni geografiche: valorizzare e proteggere il know-how dell’Unione Europea”, a cui ha fatto seguito il voto del 6 ottobre. AiCC era presente anche in una mostra al Parlamento Europeo, che illustrava per immagini il tema delle indicazioni geografiche non agricole, con diverse fotografie che rappresentavano il mondo della ceramica artistica e artigianale italiana, provenienti dalle diverse città italiane della ceramica.

“AiCC si sta impegnando molto su quest’argomento”, dichiara il Senatore Stefano Collina, Presidente di AiCC, “partecipando attivamente alla fase di studio e discussione per l’applicazione delle Indicazione Geografiche anche ai prodotti non agro-alimentari, per combattere quindi la minaccia della contraffazione e della bassa qualità. Quello che auspichiamo ora è una rapida e completa attivazione di questo percorso da parte della Commissione Europea, soggetto che potrà decidere di varare o meno l’istanza presentata dal Parlamento Europeo; accanto a questo, come AiCC stiamo attivamente operando per la ridefinizione e l’aggiornamento della legge 188/90, che tutela e promuove la ceramica artistica ed artigianale tradizionale, legge che peraltro rappresenta l’unico caso in Europa di normativa nazionale a tutela dell’artigianato ceramico”.

“L’estensione delle IG all’artigianato, in particolare all’artigianato ceramico, non rappresenta solo un momento di tutela”, commentano il sindaco di Vietri sul Mare  Francesco Benincasa e l’assessore alla ceramica Giovanni De Simone – “ma una spinta per la valorizzazione e la promozione, in senso economico, turistico e di internazionalizzazione delle produzioni. Con le altre città di antica tradizione ceramica stiamo facendo insieme questo percorso, che trae forza dal fatto che stiamo lavorando uniti per un obiettivo comune, quello di proteggere e promuovere la produzione ceramica quale elemento alla base della nostra identità come città, sia in senso culturale che economico”.