Ideal Standard, mezzi al lavoro nell’area dell’ex opificio, Cisl e Adicosum: «Chiediamo chiarezza alle autorità» - Le Cronache
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Ideal Standard, mezzi al lavoro nell’area dell’ex opificio, Cisl e Adicosum: «Chiediamo chiarezza alle autorità»

Ideal Standard, mezzi al lavoro nell’area dell’ex opificio, Cisl e Adicosum: «Chiediamo chiarezza alle autorità»

di Andrea Pellegrino

Si lavora nell’area dell’ex Ideal Standard. Ieri mattina nell’ex opificio c’erano furgoni e mezzi in movimento. Lavori autorizzati dal Comune di Salerno e compiuti dalla Sab Immobiliare di Salvatore Barbato. Il tutto mentre ex operai, sindacati e legali attendono una risposta da parte della Procura di Salerno. Già nei giorni scorsi avevamo segnalato la vicenda, raccogliendo un nuovo grido d’allarme da parte degli ex lavoratori dell’opificio che attendono ancora verità. La Cisl e l’Adicosum, dopo la richiesta di “sequestro dell’area”, hanno inviato una nota alla Procura della Repubblica, al Comune di Salerno, all’Asl, all’Arpac e al Noe di Salerno. «Il 26 gennaio abbiamo inviato una nota di richiesta d’intervento con la quale abbiamo segnalato l’eventuale interramento di scarti di lavorazione contenenti amianto, così come denunciato da parte di alcuni lavoratori dell’ex Ideal Standard. Pochi giorni or sono, abbiamo avuto contezza di come l’ex zona Ideal Standard sia diventata un cantiere in cui una società Immobiliare di Salerno stia operando lavori di pulizia e/o sbancamento ai fini dell’inizio di lavori edili», rincarano Matteo Buono ed Antonio Galatro. Ora – proseguono: «Abbiamo chiesto alle autorità di svolgere ogni azione utile a tutelare la pubblica incolumità; la salute dei lavoratori impegnati nell’attuale cantiere nonché un potenziale “corpo di reato”, laddove fosse accertato l’interramento dell’amianto. Inoltre, la movimentazione di eventuali detriti contenenti amianto provocherebbe un sicuro danno ambientale, potenzialmente dannoso tantissime persone, poiché il pulviscolo contenente amianto potrebbe essere trasportato anche dal vento». Alla base, infatti, dovrebbe esserci una inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Salerno, dopo le denunce degli ex operai, raccolte nei mesi scorsi da questo giornale e dal LiraTv. Non si esclude che nelle prossime ore sindacati, legali e dipendenti si incontreranno per stabilire le prossime mosse da compiere.