“Hammamet”, Del Duca: «La rivalutazione di Craxi è uno stimolo per la nostra comunità» - Le Cronache
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“Hammamet”, Del Duca: «La rivalutazione di Craxi è uno stimolo per la nostra comunità»

“Hammamet”, Del Duca: «La rivalutazione di Craxi è uno stimolo per la nostra comunità»

bdi Erika Noschese «La rivalutazione di Craxi è uno stimolo per la nostra comunità». A parlare così Silvano Del Duca, segretario provinciale del Psi di Salerno, commentando Hammamet, film diretto da Gianni Amelio che racconta gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino. «Il film “Hammamet” illumina finalmente i periodi bui in cui Craxi, magistralmente interpretato da Pierfrancesco Favino, vive gli ultimi momenti della sua vita in solitudine in Tunisia», ha dichiarato unfatti del Duca. Ieri sera, i socialisti salernitani, di fatti, si sono recati presso il Cinema The Space di Salerno, insieme agli interpreti vecchi e nuovi di quella stagione per rivivere quei momenti e osservare il lavoro di Amelio. «Bettino Craxi fu uno straordinario leader politico che rivestì l’incarico di Presidente del Consiglio dall’83 all’87 quando i governi duravano in media 9 mesi; diede una svolta vera alla sonnolente creazione della Comunità Europea durante il vertice di Milano con il famoso “strappo Craxiano”, fu rappresentante del Segretario dell’Onu per i Paesi del Terzo Mondo e Vicepresidente dell’Internazionale Socialista – ha poi aggiunto il segretario provinciale di Salerno – Bettino Craxi portò l’Italia ad essere la quinta potenza mondiale rispettata in Europa e temuta in campo Internazionale. Non sarà un’operazione nostalgia – conclude Del Duca – ma servirà ad analizzare e capire il passato nella consapevolezza che senza storia non c’è futuro». A commentare la pellicola di Amelio anche Michele Tarantino, segretario regionale del Psi Campano: «Il grande schermo, con il film “Hammamet”, rimette a posto i tasselli della storia e restituisce alla società la figura rivalutata di Bettino Craxi», ha infatti dichiarato Tarantino secondo cui «il regista Gianni Amelio in questo film racconta gli ultimi momenti della vita in solitudine in Tunisia di Bettino Craxi con una pennellata sul discorso conclusivo del quarantacinquesimo congresso del partito». «E’ per noi un’occasione importante per rivedere quei momenti e magari dibattere sul lavoro di Amelio – ha poi aggiunto il segretario regionale – Bando ai revisionismi nostalgici. Rileggere la storia aiuta ad analizzare e capire cosa siamo stati; solo così possiamo costruire un futuro possibile». Presente alla prima del film anche Gaetano Amatruda, giornalista e socialista in Forza Italia: «Su Bettino Craxi sta cambiando la narrazione. Il 2020 è l’anno del ventennale, sarà l’anno per ricordare e per rilanciare un metodo: quello riformista che governa i processi e disegna il futuro – ha infatti dichiarato l’esponente di centro destra – Ricordare Craxi non è consegnarsi alla liturgia delle commemorazioni, è . Se tanti passi in avanti abbiamo fatto è grazie soprattutto all’impegno della famiglia, alla forza ed alla dignità della signora Anna, è merito di Bobo e, consentitemi, soprattutto di un donna eccezionale, Stefania Craxi. La Fondazione, che lei ha voluto, negli anni ha fatto cose incredibili. Ha documentato le verità, ha contribuito a riscrivere la storia, ha smontato i luoghi comuni». Amatruda ripercorre poi le tappe del rapporto personale con Stefania Craxi, figlia di Bettino e già sottosegretario agli Esteri e presidente onorario della Fondazione Craxi: «Ho avuto l’onore di conoscere Stefania nel 2000, con Enzo Giordano e Marcello Sorrentino. Il suo coraggio mi ha affascinato da subito e sono felice di aver trascorso questi venti anni, in parte, al suo fianco. Grazie Stefania. E la storia, la nostra storia continua».

20 anni fa moriva Craxi, Maraio: «Spero inizi nuova stagione col Pd»

“Liquidare troppo presto una stagione e’ stato un errore. Quella stagione merita di essere presa a punto di riferimento di tutto il centrosinistra. Spero che con Andrea Orlando e tutto il Partito Democratico si inizi una nuova stagione di condivisione ideologica e culturale. Il centrosinistra in Italia non puo’ che definirsi socialista”. Lo ha detto Enzo Maraio , Segretario del Psi, rispondendo ad Andrea Orlando, nel corso del dibattito sulla proiezione speciale del film “Hammamet” organizzata dal Psi Roma al Nuovo Cinema Aquila, insieme a Bobo Craxi e Ugo Intini.