Guerra con la delega alla Cultura: beffata la Willburger - Le Cronache
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Guerra con la delega alla Cultura: beffata la Willburger

Guerra con la delega alla Cultura: beffata la Willburger

di Monica De Santis

Se a Napoli per l’assessorato alla cultura si punta ad un nome di altissimo profilo a Salerno il sindaco Napoli, punta sul passato. La delega, infatti, a sorpresa per tanti, meno per una ristretta cerchia di fedelissimi, finisce nelle mani di Ermanno Guerra. Dunque il sindaco fa marcia indietro e richiama nella sua squadra colui che non aveva voluto nella passata legislatura. Si, perchè Ermanno Guerra, assessore alla cultura dal secondo mandato di De Luca, fino al termine del quarto mandato dello stesso, nel corso della prima amministrazione di Vincenzo Napoli, si era dovuto accontentare solo della presidenza della commissione cultura. Per due anni, la giunta Napoli, aveva fatto a meno di un assessore, fino a decidere di nominare un’esterna, appartenente al Partito Socialista, Antonia Willburger, con un curriculum perfetto per occupare quella poltrona. Due anni è mezzo di assessorato a metà (perchè lo ricordiamo, è dal secondo mandato di sindaco di De Luca, che a Salerno l’assessorato cultura e spettacolo è stato separato e che viene assegnata solo la delega alla cultura, mentre quella allo spettacolo resta sempre nelle mani del sindaco) non facili causa la pandemia, ma che hanno prodotto non poco, come la Rete dei Musei, la Rete delle Biblioteche, l’avvio dell’iscrizione all’Unesco nella lista del patrimonio immateriale dell’Umanità della Scuola Medica Salernitana e tanto altro. Eppure questo non è bastato per la riconferma della Willburger. Le elezioni comunali, alle quali ha deciso di candidarsi, non l’hanno premiata per poco. Con la nomina ad assessore di Massimiliano Natella, è riuscita a sedere in consiglio comunale e ad ottenere solo la vice presidenza della commissione cultura e ambiente. Il suo assessorato è rimasto nelle mani del sindaco e in molti avevano ipotizzato che per evitare malcontenti e malumori lo volesse tenere per sé, nonostante, in questi mesi abbia ricevuto da tantissimi operatori culturali, richieste scritte e non per la riconferma della Willburger. Questo almeno fino a ieri. Fino a quando non ha deciso di richiamare Ermanno Guerra, anche lui non premiato alle elezioni, ma premiato già dall’amministrazione con una nomina nel direttivo dell’Asi. L’ufficializzazione della delega dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni.