Green pass, ecco come si sono organizzati bar e ristoranti - Le Cronache
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Green pass, ecco come si sono organizzati bar e ristoranti

Green pass, ecco come si sono organizzati bar e ristoranti

di Monica De Santis

L’ora x è arrivata. Da questa mattina per tutti coloro che si vogliono sedere ai tavolini interni di bar e ristoranti per consumare, sarà obbligatorio esibire il green pass, pena, qualora dovessero arrivare i controlli delle forze dell’ordine una multa che va dai 400 ai 1000 euro sia per il titolare dell’attività che per il cliente. Per evitare tutto questo, per evitare le sanzioni, che ai ristoratori e baristi potrebbero costare anche la chiusura per alcuni giorni dell’attività. nella giornata di ieri ristoratori e baristi si sono attrezzati ognuno a modo suo. Chi esponendo cartelli con le nuove disposizioni, chi scaricando l’applicazione che consente così di verificare in maniera veloce se i clienti sono in possesso di green pass… “Ovviamente però non basta scaricare l’applicazione – spiegano alcuni titolari di bar – ci vorrà una persona addetta a fare solo questo, perchè comunque si dovrà anche controllare il documento d’indentià per accertarsi che quella certificazione sia proprio della persona che l’ha mostra. Quindi tempo che si perde e per questo bisognerà pensare ad una persona che si occupi solo di questo”. Tanti comunque i baristi e ristoratori favorevoli, molti di più di quelli che inizialmente ci si aspettava. Forse perchè alle polemiche e alle rimostranze ora il comparto ha solo voglia di rialzarsi e di tornare a lavorare, cercando di recuperare quanto più possibile soprattutto in questi altri due mesi di stagione estiva. Dunque quasi tutti favorevoli, anche se con qualche riserva come Raffaele De Santis, del ristorante pizzeria Da Nonno Raffaele.. “Per un locale come il mio questa nuova regola mi causerà sicuramente delle perdite economiche. Sono uno dei pochi locali a non avere a disposizione spazi esterni, quindi per forza i miei clienti dovranno essere muniti di green pass, perchè non ho alternative da offrire. Fermo restando che sono consapevole che il vaccino è l’unica strada per poter uscire fuori da questa pandemia, sicuramente questa nuova disposizione non aiuta i commercianti come me che non hanno spazi esterni e che rischiano di perdere quei clienti che non si sono ancora vaccinati o che non vogliono vaccinarsi. Comunque credo che sia presto per fare bilanci, sia in positivo che in negativo, vediamo come andrà in questo primo fine settimana e poi possiamo davvero fare un punto e capire se questo green pass ci sta aiutando oppure è solo l’ennessimo danno alla categoria più colpita dalla pandemia”. “Non credo che la situazione cambi di molto – racconta un barista del centro città – siamo già obbligati da dopo il primo lockdown a prendere la temperatura e i nominativi di tutti i clienti che entrano nei nostri locali, ora cosa cambia, che ci devono far vedere anche il green pass, e va bene, basta solo che non si parli più di chiusure. Va bene qualsiasi cosa basta che si evitino altri blocchi, perchè un’altra chiusura anche se fosse solo per poche settimane vorrebbe dire il fallimento reale di moltissime attività. Sono già molti i colleghi che stanno faticando ad andare avanti, se ci chiudono di nuovo, saranno tanti quelli che non riapriranno mai più”.