Gli abusi edilizi nella villa Poseidon "Sistemati" grazie a Fulvio Bonavitacola - Le Cronache
Attualità

Gli abusi edilizi nella villa Poseidon “Sistemati” grazie a Fulvio Bonavitacola

di Andrea Pellegrino

Spunta un presunto abuso edilizio sanato a Salerno, grazie all’intermediazione di Fulvio Bonavitacola. Emerge da una intercettazione nell’ambito dell’inchiesta sull’ex Cirio di Castellammare che ha portato, tra l’altro, alla richiesta di arresti domiciliari per due parlamentari di Forza Italia: Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo. Le accuse ruotano intorno alla corruzione e l’inchiesta  intorno all’affare ex Cirio, una zona industriale acquistata a fine anni ’90 dalla immobiliare ‘PolGre’ degli imprenditori Adolfo Greco e dal “boss delle cerimonie” Antonio Polese, nel frattempo deceduto.  Quasi settecento pagine di intercettazioni in cui si ricostruisce un articolato sistema che guarda, naturalmente alla politica regionale e alle elezioni del 2015. Bonavitacola (all’epoca deputato del Pd) non è indagato, così come l’autrice della telefonata all’imprenditore Adolfo Greco, tra i coinvolti della maxi inchiesta della Procura di Torre Annunziata. Dalle carte emerge il ruolo fondamentale di Adolfo Greco nelle elezioni regionali 2015, in particolare quando non era ancora definita la candidatura nel centrosinistra di Vincenzo De Luca. Da lì a poco si sarebbero dovute svolgere le primarie nel centrosinistra, tra l’allora sindaco di Salerno e l’eurodeputato Andrea Cozzolino. Greco parla con una salernitana: Paola Ravallese, imprenditrice che gestiva Villa Poseidon a Salerno e madre di Tristiano Dello Ioio, nominato, poi, nel 2017 dal governatore Vincenzo De Luca, presidente dell’Ente Parco dei Monti Lattari.  L’imprenditrice – che pare avesse notizie sull’ex Cirio (…a Castellammare ci sta un ‘casatiello’ che non hanno fatto cambiare di destinazione d’uso, l’ex Cirio..) –  formalizza, nel frattempo, un invito ad incontrare proprio De Luca. Invito che Greco declina per prudenza, per non inimicarsi nessuno in quella particolare fase: «Io non sono schierato.. se va De Luca, voto a De Luca», poi aggiunge: «Io sono anche grande amico di Andrea Cozzolino, ma proprio amico personale». Ed ancora rivela: «La scorsa volta ho votato Caldoro». Dal prosieguo della conversazione telefonica, l’imprenditrice svela: «Io ho realizzato la chiusura…la realizzazione di quella sala famosa che feci». E ancora: «So di Bonavitacola e all’epoca mi risolsero il problema». E si spinge ancora, prevedendo un imminente ruolo dell’allora deputato del Partito democratico al Comune di Salerno dopo l’elezione di De Luca a Palazzo Santa Lucia: «Ma quello Fulvio – dice – è la stessa cosa, perché se, se ne va lui da Salerno (De Luca, ndr), dovrebbe essere lui il prossimo candidato». Effettivamente rumors dell’epoca poi smentiti dalla nomina a vicegovernatore di Bonavitacola, all’atto della vittoria di De Luca e la candidatura al Comune di Salerno di Enzo Napoli, già a capo dell’amministrazione dopo la decadenza di De Luca da Palazzo di Città. Ma Greco desiste e resiste all’invito. Anzi nel prosieguo della campagna elettorale abbandona la posizione prudente per un appoggio aperto alla coalizione di centrodestra.

Il caso salernitano è finito all’attenzione della commissione trasparenza del Comune di Salerno, sollevato dal capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano: «Nessun dubbio sulla correttezza degli uffici ma è necessario fare chiarezza».«Allo stato – prosegue Celano –  non esiste alcuna ipotesi di reato e non è in dubbio la correttezza degli uffici e del politico in questione . E’ però nei compiti e doveri dei consiglieri comunali verificare e dimostrare la correttezza degli atti amministrativi e la trasparenza delle procedure alla luce della documentazione richiamata. Certi della regolarità di tutto quanto disposto dall’amministrazione, si è richiesto, pertanto, alla Commissione presieduta dall’avvocato Cammarota la verifica dei titoli urbanistici della struttura, nonché di acquisire dai dirigenti Cantisani e Pelosio, per i loro settori di riferimento, tutte le istanze ricevute dall’amministrazione negli ultimi 10 anni ed i riscontri e gli atti prodotti relativamente alla villa Poseidon».