Gioco on-line e d’azzardo Rischiano il processo i “Caccaviello” di Pagani - Le Cronache
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Gioco on-line e d’azzardo Rischiano il processo i “Caccaviello” di Pagani

Gioco on-line e d’azzardo Rischiano il processo i “Caccaviello” di Pagani

Pina Ferro

Pina Ferro

Gioco online e d’azzardo, richieste di rinvio a giudizio per gli indagati coinvolti nell’indagine  «Jamm Jamm». Il blitz di marzo scorso portò all’arresto di 18 persone e all’avviso di garanzia per 64 persone.  Tutti compariranno dinanzi al Gip Zambrano. Il prossimo 11 dicembre saranno discussi i riti abbreviati. Nell’indagine finirono anche due carabinieri, indagati perché accusati di aver spifferato notizie sulle indagini. A condurre l’inchiesta fu il sostituto procuratore Giancarlo Russo, che ricostruì i contorni dell’organizzazione. La complessa ed articolata organizzazione criminale è riconducibile alla famiglia dei Contaldo diì Pagani detti “i caccaviello”. il principale promotore, Contaldo Antonio, classe ’66, unitamente ai suoi fratelli, figli e familiari gestiva diverse piattaforme e canali “on-line” per la raccolta delle scommesse clandestine e del poker su internet, creandone anche di proprie. A tal fine si è giovato di collaborazioni con altre organizzazioni operanti sul territorio nazionale quali quelle riconducibili ai fratelli Tancredi di Potenza e con soggetti contigui a cosche della ‘Ndrangheta calabrese. Inoltre, per sviluppare e imporre nella provincia di Salerno le proprie piattaforme di gioco si rivolgeva e si associava a personaggi affiliati a clan camorristici del nocerino e della zona della valle dell’Irno, nonché a pluripregiudicati con provata esperienza nel settore dei giochi on-line. I siti di gioco erano alterati in modo da rendere impossibile per il giocatore effettuare vincite apprezzabili. La rete dei punti gioco nella provincia di Salerno coinvolgeva esercizi commerciali di Pagani, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Sant’Egidio del Monte Albino. Per l’attuazione dei fini illeciti dell’organizzazione i Contaldo hanno ottenuto supporto da diversi esercenti commerciali che “ospitavano” le illeciti piattaforme di gioco e di raccolta delle scommesse al fine di renderle fruibili al pubblico agevolando così il proposito delittuoso dell’organizzazione e assicurando cospicui profitti illeciti. I Contaldo impiegavano tali profitti, oltre che per continuare ad alimentare il programma delittuoso, anche per investimenti commerciali. In particolare è stato accertata la riconducibilità e la presenza di investimenti illeciti nel disco bar “Jamm Jamm” di San Valentino Torio, oggetto di sequestro da parte del Tribunale di Salerno. In manette finirono (carcere) Antonio Contaldo ,  Vincenzo Contaldo, , Giuseppe Contaldo,  Vincenzo Vincenzo,  Carmine, Stanzione, Maurizio Marino,  Luigi Tancredi, Antonio Tancredi. Domiciliari  Patrizia Contaldo,  Luigi Tagliamonte,  Alfonso Sorrentino,  Mafalda Avallone,  Antonio Pascale,  Alfonso Pepe, Salvatore D’Elia,  Vincenzo Ferrara, Bruno De Girolamo del Mauro,  Salvatore Attianese.