Gettoni, ultimatum a Napoli: c’è il documento dei consiglieri - Le Cronache
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Gettoni, ultimatum a Napoli: c’è il documento dei consiglieri

Gettoni, ultimatum a Napoli: c’è il documento dei consiglieri

di Andrea Pellegrino

Detto, fatto. Ieri mattina i consiglieri comunali di maggioranza hanno mostrato il documento con il quale si chiede la rideterminazione del gettone di presenza. Ad eccezione di quattro consiglieri comunali (Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Antonio D’Alessio e Paky Memoli), l’intera maggioranza ha lanciato l’ultimatum al sindaco Enzo Napoli: tempi strettissimi per la revisione della determina taglia gettoni, o il ricorso ad un legale. A quanto pare, a supporto del documento fatto arrivare ieri mattina sulla scrivania del primo cittadino ci dovrebbe essere anche un parere chiesto ad un legale. Il tutto nasce dall’ultima nota della Prefettura di Salerno, richiesta da Palazzo di Città dopo una primo chiarimento chiesto e ricevuto dal Ministero dell’Interno. In sintesi la procedura adottata dall’amministrazione comunale per la riduzione del gettone non sarebbe adeguata e bisognerebbe ritornare al punto di partenza, revocando la determina redatta e firmata da Tommaso Esposito. Politicamente, i consiglieri comunali (di maggioranza) chiedono che il tutto avvenga prima della prossima seduta di Consiglio comunale che potrebbe essere convocata per fine mese. Intanto il sindaco Enzo Napoli, dopo le polemiche, esce allo scoperto: «Ci tengo a sottolineare quanto l’amministrazione comunale sia consapevole del lavoro preciso e puntuale che i consiglieri svolgono, sacrificando tempo e affetti per il bene della collettività. Io, in prima persona, e il mio staff politico riconosciamo – e non certo da oggi – il valore umano e professionale di ognuno di loro. Ma non si può accettare che quello che è un mero problema tecnico-giuridico diventi una strumentalizzazione con finalità ben diverse. Ogni determinazione dell’amministrazione – dice ancora Napoli – è e sarà assunta nel rispetto delle leggi e delle normative. Com’è noto sono un uomo aperto al dialogo e questo atteggiamento pervade, giustamente, tutta la compagine amministrativa».