Gallozzi vende la Scs e gli operai si infuriano - Le Cronache
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Gallozzi vende la Scs e gli operai si infuriano

Gallozzi vende, gli operai si arrabbiano e incrociano le braccia. E’ stata una ripresa delle attività post natalizie piuttosto movimentata quella di ieri al porto commerciale di Salerno, dove alcuni lavoratori Scs, la Salerno containers service, ormai ex azienda del Gallozzi group, hanno dichiarato lo stato d’agitazione dopo la comunicazione, che sarebbe arrivata nel corso di una riunione informale lo scorso 24 dicembre proprio da parte dello stesso presidente Agostino Gallozzi, di aver ceduto a terzi il ramo d’azienda. Nel marasma di ieri mattina, ha tenuto a precisare il presidente Gallozzi, non rientra assolutamente la Salerno terminal contaniers che, anzi, sta seguendo un trend assolutamente positivo. Una decisione che ha preoccupato, e non poco, i 13 lavoratori della Scs per quel che riguarda il loro futuro lavorativo. Sul piede di guerra anche i sindacati di categoria (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) che si sono sentiti tagliati fuori dalla vicenda, apprendendo solo dai lavoratori stessi quanto stava accadendo. Per questo motivo hanno scritto una nota a Prefetto, Autorità portuale, Garante della concorrenza e del mercato, Ministero dei trasporti e della navigazione, Scs e tutte le aziende del gruppo Gallozzi, parlando di «episodio gravissimo» e lesivo delle «relazioni sindacali informate a indissolubili principi di ispirazione anche comunitari».
Duro il commento del segretario provinciale della Filt Cgil, Amedeo D’Alessio: «La crisi morde anche il settore delle imprese portuali, ma quanto accaduto alla Scs ci ha colti totalmente di sorpresa dal momento che, se fosse vera la ricostruzione fattaci dai lavoratori, ovvero quella di una comunicazione diretta alle maestranze della notizia della cessione, bypassando le organizzazioni sindacali, si tratterebbe di un atto di estrema gravità. A noi non è stata data alcuna notizia in merito alla cessione del ramo d’azienda ad un altro operatore»
Secca è stata la replica di Agostino Gallozzi che ha rispedito al mittente tutte le accuse: «Ho letto con sconcerto e rammarico la ricostruzione diffusa dalle organizzazioni sindacali relativamente alla cessione di Salerno Containers Services srl, società appartenente fino a pochi giorni fa a Gallozzi Group Spa. Nell’ambito di un riassetto complessivo della filiera operativa del Gruppo Gallozzi è stata ceduta a terzi la proprietà della Salerno Container Service Srl, che continuerà a svolgere, in continuità aziendale e nel mantenimento dei propri autonomi livelli occupazionali, le attività di manutenzione e riparazione di contenitori. Il Gruppo Gallozzi – come peraltro da me personalmente assicurato ai lavoratori – ha ottenuto preliminarmente dalla nuova proprietà la condizione del mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi. A Salerno Container Services verranno indirizzate le attività di riparazione dei containers che saranno sbarcati e/o movimentati da compagnie di navigazione che utilizzano le strutture portuali di Sct, Non sono in discussione, quindi, né i posti di lavoro, né il livello delle retribuzioni. Ribadisco la piena disponibilità ad incontri di chiarificazione con le rappresentanze sindacali e con i lavoratori».
E sulla Salerno containers terminal precisa: «In questi mesi sta registrando un favorevole trend, con eccellenti prospettive di incremento dei traffici, nonostante la difficilissima congiuntura nazionale ed internazionale».
Intanto, dovrebbe essere previsto per domani mattina alle 10.30 un incontro tra le parti per definire i dettagli del passaggio e chiarire definitivamente la questione.