Fusco: «Amate solo chi lecca il c...» - Le Cronache
Primo piano

Fusco: «Amate solo chi lecca il c…»

 E’ il calciatore che ha collezionato il maggior numero di presenze con la maglia granata (sebbene qualcuno contesti vengano conteggiate quelle con la casacca della Salernitana Calcio priva del cavalluccio e con tanto di palla di pezza), un giocatore al quale sono legati i ricordi più belli e più brutti di questi ultimi 15 anni conditi da due promozioni, un campionato di massima serie, ma anche due fallimenti che ancora oggi rappresentano una ferita aperta nel cuore di una tifoseria che più volte lo ha portato in trionfo manifestandogli affetto e stima. Aver lasciato Salerno subito dopo le due retrocessioni in C1 (stagioni 2002-03 e 2009-10) ha fatto tuttavia storcere il naso a diversi tifosi ed è ancora stampata nella memoria di tutti l’immagine di Luca Fusco che, dopo il primo tempo di Salernitana-Mantova, lascia il campo sbattendo a terra la maglia granata probabilmente contrariato per alcuni fischi piovuti dagli spalti. Interrogato più volte circa i noti fatti relativi alla partita contro il Bari che regalò la salvezza alla squadra di Brini (“se ho sbagliato l’ho fatto per amore della Salernitana” dichiarò il calciatore a Liratv qualche settimana fa), l’attuale capitano della Paganese ieri pomeriggio ha manifestato attraverso facebook, sulla pagina Io Tifo Salernitana, il proprio disappunto circa alcune frasi poco felici usate nei suoi confronti da un paio di internauti, che lo etichettavano come “venduto” e “mercenario”; parole che hanno ferito Fusco scatenando la pronta risposta: “Dopo 240 partite e tutto quello che ho fatto per questa maglia della mia città devo essere apostrofato come mercenario e venduto. Il mio unico torto è essere salernitano poichè leccate il c… a chi viene da fuori. Viva Salerno e viva i salernitani sempre”. Una risposta dura e decisa da parte di un professionista che ha dato tanto alla maglia granata soprattutto dal punto di vista emotivo, prontamente rincuorato dai commenti positivi di altri tifosi che lo ricordano con immutato affetto.