Franco Mari: Città sporca, Natella si dimetta" - Le Cronache
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Franco Mari: Città sporca, Natella si dimetta”

Franco Mari: Città sporca, Natella si dimetta”

di Erika Noschese

“In una normale amministrazione, l’assessore alle Politiche Ambientali sarebbe stato messo in discussione, dai cittadini, dalla maggioranza e dall’opposizione perché nella città con la Tari più alta d’Italia, il comune più indebitato oggi c’è la totale assenza di servizi”. Non usa mezzi termini il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Franco Mari che punta l’attenzione sulle condizioni di degrado in cui versa il capoluogo di provincia, dal centro alla zona orientale, passando per le periferie. A tal proposito, Mari ha annunciato che Sinistra Italiana domani terrà una conferenza stampa per rilanciare le proposte che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto mettere in atto per evitare questi sei mesi di fermo. Mari ribadisce che in questa fase era necessario procedere all’affidamento dei servizi a Salerno Pulita e Salerno Solidale per valorizzare le partecipate del Comune ed evitare nuovi episodi di precariato, come invece accadrà con la società di Roma. “Abbiamo solo alimentato altro precariato, in questo modo”, ha aggiunto ancora il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana. In questi giorni si sprecano le polemiche sulle condizioni di degrado in cui versa la città, troppe le segnalazioni da parte dei residenti… “Io direi che non si può parlare solo di degrado, è una situazione drammatica anche dal punto di vista dell’igiene urbana. Questo è un palese, evidente fallimento dal punto di vista amministrativo; fallimento che proprio loro non riescono più a nascondere perché ci sono pezzi di maggioranza che palesano questa situazione di degrado (Il riferimento è alla richiesta dei Popolari e Moderati di incontrare l’assessore Natella ndr), una critica interna tanto che lo stesso sindaco parla di graduale ritorno alla normalità che chiaramente non ci sarà. Si farà la corsa dietro all’erba che cresce, al degrado già presente e gli strumenti messi in campo non sono sufficienti. Questo è un fallimento che va avanti da sei mesi, in questo arco di tempo è stato interrotto il servizio di manutenzione del territorio, viene meno un servizio fondamentale in una città che oggi ha la Tari più alta d’Italia e fra le più indebitate a livello nazionale; questi tre elementi, messi insieme, gridano vendetta ed è qua che si consuma il fallimento: tra i Comuni più indebitati, con le tasse più alte e mancano i servizi”. Problemi che l’assessore alle Politiche Ambientali Massimiliano Natella ha ereditato dalla precedente amministrazione – sempre targata Napoli – ma ad oggi nulla è cambiato, nonostante il bando ponte ad Agriverde… “Massimiliano Natella è l’ultimo giapponese. Ammettono le difficoltà, lo hanno fatto pezzi di maggioranza e l’ha ammesso anche il sindaco Napoli; Natella, chiaramente, prova a difendere il suo lavoro ma in una città normale l’assessore sarebbe stato messo in discussione dai cittadini, dalla maggioranza e dall’opposizione perché è una situazione inaccettabile. Sono passati sei mesi e nulla è cambiato, servizi interrotti per problemi amministrativi, causati dal Comune; sono cause interne, l’affidamento c’è ma credo si dovrà attendere il Tar e in questo arco di tempo hanno dimostrato di essere incapaci di intervenire se non a tutela dell’amministrazione. La città è un bosco popolato oggi”. A proposito di coop, alcuni torneranno a lavoro ma altri no… “Le rassicurazioni vanno in un’altra direzione: dovrebbero essere ricollocati 58 lavoratori, abbiamo un appalto biennale di oltre 3 milioni e mezzo con un ribasso del 32% e questo significa che questo appalto farà entrare nelle casse della società oltre un milione di euro. Significa che 58 lavoratori non saranno assunti a tempo indeterminato. La gara dura tre mesi, per problemi interni all’amministrazione, non si affidano i servizi a Salerno Pulita e Salerno Solidale, questo andava fatto ma noi abbiamo ora una società che ha una centrale operativa a Roma, viene qui a fare profitti. Le segnalazioni andranno a Roma, questa è una follia amministrativa, il Comune aveva il dovere di valorizzare la società; oggi abbiamo 58 famiglie nelle precarietà che potevano attingere agli ammortizzatori sociali mentre sono costretti a vivere con 700 euro al mese, massimo”. Nuovo piano per la raccolta differenziata. I dati sono in calo, il Comune prova a correre ai ripari… “E’ sempre colpa degli altri. È la città più bella del mondo da amministrare, si fanno i manifesti per sciocchezze: annunciano i fondi del Pnrr ma li hanno presi tutti i comuni mentre quando qualcosa non va si accusano i cittadini. Questa è una esperienza conclamata di mal governo ed emblematica è stata la manutenzione del verde: soldi ad una società di Roma quando si ha una partecipata che si occupa degli stessi servizi, si alimenta la precarietà. Un capolavoro”.