Formazione e spettacolo: la danza Regina del Delle Arti - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Formazione e spettacolo: la danza Regina del Delle Arti

Formazione e spettacolo: la danza Regina del Delle Arti

Presentati ieri mattina gli eventi firmati da Amalia Salzano, Pina Testa ed Emma Ferrante. Appuntamento a gennaio con la Compagnia Evolution Dance Theater e il Balletto del Sud diretto da Fredy Franzutti

 Di Marina Pellegrino

Con due eventi di caratura internazionale torna la danza al Teatro Delle Arti di Salerno. Ieri mattina, Claudio Tortora, attorniato dalle Signore della Danza salernitana, Amalia Salzano, Pina Testa ed Emma Ferrante, ha presentato le due anteprime per la Campania con i nomi più rappresentativi del settore. «In un teatro multidisciplinare come il nostro – ha detto il direttore Claudio Tortora – non poteva mancare la danza. E anche se altrove viene messa in disparte, ci auguriamo di riservarle lo spazio che merita. Cercheremo dall’anno prossimo di sollecitare anche le istituzioni affinchè non sia trascurata come purtroppo accade. Non è concepibile che un teatro, qualsiasi esso sia, faccia tutto ma non la danza. Preferiamo essere in controtendenza, nella speranza che presto cambi qualcosa». Ad inaugurare la mini stagione , che partirà in gennaio, sarà la Compagnia Evolution Dance Theater creativity in Motion di Anthony Heinl, in scena venerdì 19 gennaio (alle 21) con “Night Garden”, uno spettacolo onirico che, utilizzando la danza al massimo livello delle sue possibilità, è pronto ad il pubblico, grazie alle performance dei corpi in scena e alle immagini che emergono del fondale nero dove la luce sconfigge le ombre notturne su musiche di Massive Attack, Radiohead, Joni Mitchell, Darkside che e contribuiscono a creare l’atmosfera di questo “giardino notturno”, un sogno ad occhi aperti in cui si mescolano realtà e finzione. Vortici di vento fluorescente avvolgono lo spettatore in un abbraccio fluttuante, lampi di luce percorrono il palco, una finestra si apre ed è possibile guardare di nascosto cosa si cela dietro al velo segreto del giardino notturno dove nulla è come sembra. In regia il coreografo e danzatore Heinl, scuola Moses Pendelton, l’ideatore dei Momix. Il 28 gennaio, alle 18.30 ritorna il Balletto del Sud di Fredy Franzutti con le “Quattro Stagioni”, intese come mutamento climatico dell’anno solare, per riflettere sulle fasi della vita dell’uomo. I versi del poeta W. H. Auden, interpretate dall’attore Andrea Sirianni, e alla sua analisi della società dell’uomo comune definito “l’ignoto cittadino” faranno da fil rouge ai quattro quadri. Alle note di Vivaldi si alterneranno, in contrasto, le note di John Cage che ci riportano alle esigenze dell’uomo moderno ed alle straordinarie potenzialità espressive di questa età dell’ansia che abbiamo chiamato contemporaneità. Il teatro delle Arti non è solo spettacolo, ma soprattutto formazione. Fitto il calendario di masterclass con nomi di chiara fama, “perché la formazione non è importante, è fondamentale”, ha detto Emma Ferrante. Il primo appuntamento è fissato proprio per domenica 8 ottobre con la posturologa Annamaria Salzano e la sua lezione di Riequilibrio Posturale per danzatori; sabato 14, domenica 15 e sabato 28 ottobre appuntamento con la danza classica a cura di Carlos Montalvan, primo ballerino ospite dell’opera di Tirana; domenica 29 ottobre danza Jazz Tecnica Mattox con Amalia Salzano, presidente AIDAF/Federdanza Agis; venerdì 19 gennaio modern dance a cura di Anthony Heinl, già citato ideatore della eVolution dance theater. Ultimo appuntamento sabato 10 e domenica 11 febbraio con il musical targato Michele Carfora, orgoglio salernitano, vincitore del premio I.M.T.A. come migliore interprete protagonista dell’anno col musical Grease. «Siamo orgogliosi di essere arrivati al terzo anno di programmazione – ha concluso l’etoile Pina Testa – in un periodo in cui la danza soffre e i teatri chiudono. Quello che ci ha spinto a continuare, oltre al nostro amore innato per quest’arte, è stato anche il successo della scorsa edizione. Con un grande lavoro ed un grande sforzo, siamo riusciti ad avvicinare alla danza un pubblico numeroso. Lo testimoniano i numeri: duecento abbonati, trecento biglietti a sera. Non vediamo l’ora di goderci questi due grandi eventi».