Fondi camerali, Arzano nel mirino - Le Cronache
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Fondi camerali, Arzano nel mirino

Fondi camerali, Arzano nel mirino

Due pagine di accuse, alcune circostanziate che al di là dei contenuti tutti da dimostrare, danno la stura a situazioni che se confermate sarebbero molto gravi. Condizionale d’obbligo per la lettera giunta per posta, su carta intestata della Camera di Commercio ma che non porta firme autografate. Nel mirino il presidente della Camera di Commercio Guido Arzano e la sua gestione, il suo doppio ruolo anche come Presidente dell’Ascom, il rapporto con le altre associazioni di categoria e il ruolo di alcuni dirigenti della camera di commercio. Proprio l’elargizione di contributi a pioggia a grandi e piccole associazioni è la prima accusa che viene rivolta alla gestione della Camera di commercio. Certo, si dice, aggiungiamo noi, anche i contributi ad alcune tv per programmi televisivi di gastronomia andrebbero rivisti. Poi si denuncia la gestione interna per uscieri e autisti, alcuni dei quali sarebbero diventati dirigenti. Anche l’Università di Salerno, secondo la denuncia, percepisce dalla Cciia fondi per le iniziative che produce e questi alcuni professori, ottengono vari incarichi. I rapporti tra Camera di commercio e Università furono oggetti di una denuncia del segretario generale della Cisl Matteo Buono di cui per la verità non si hanno notizie. Comunque contattato telefonicamente Buono ha confermato la veridicità di quella iniziativa. Resta il nodo dei contributi che già fu denunciato un paio di mesi dall’associazione Asia di Flavio Boccia. Si tratta di poco più di un milione di euro (delibera di Giunta numero 10 del 31 gennaio 2014) per contribuire allo “Sviluppo del sistema turistico e territorio”(dai 50mila euro spesi per sostenere “Casa Sanremo” ai 70mila euro per la “Notte bianca”); quelli per l’Internazionalizzazione e marketing territoriale (dai 65mila dai alla Claai per l’evento “Dimmi di…sì” ai 117mila dati alla Coldiretti per le iniziative “Campagna amica”, “Camera con vista” e “Missione Argentina”) fino ai 96mila euro per i seminari di aggiornamento organizzati da Unimpresa e Claai (artigianato) e Confesercenti (commercio e turismo). Così scrisse nel comunicato l’Asia. Ora un nuovo attacco: solo invidia oppure c’è materiale per capirne di più? Si attendono repliche e precisazioni