Fonderie, quattro ipotesi di reato: pugno duro dell’Arpac di Salerno - Le Cronache
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Fonderie, quattro ipotesi di reato: pugno duro dell’Arpac di Salerno

Fonderie, quattro ipotesi di reato: pugno duro dell’Arpac di Salerno

di Andrea Pellegrino

Quattro ipotesi di reato e tre ipotesi di sanzioni amministrative. Su questo si basa la relazione dell’Arpac di Salerno recepita dalla Regione Campania che ha provveduto alla sospensione dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) alle Fonderie Pisano.
Scarico non autorizzato di acque reflue industriali; superamento del valore limite di emissione di idrocarburi; scarico di acque in zona protetta Sic – Zps e gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti costituiti da terre e anime di fonderie. Queste le quattro ipotesi che configurerebbero reati penali e trasmesse all’attenzione della Procura della Repubblica ed in particolare del Procuratore Capo Corrado Lembo.
Quanto alle proposte migliorative, l’Arpac di Salerno rimetterebbe in tutto in sede di riesame dell’Aia così come disposto dalla Regione Campania.
Intanto Mario Pisano, presidente della Fonderie Pisano & C annuncia che «la proprietà ha avviato da tempo tutte le azioni necessarie al reperimento del suolo necessario al fine di realizzare il percorso di delocalizzazione che si ritiene inderogabile sia per le modifiche intervenute nell’assetto urbano della zona di Fratte/Via dei Greci che per rendere attuabile il programma di sviluppo aziendale con la conseguente tutela degli attuali livelli occupazionali. E’ evidente che tale programma potrà essere realizzato in un contesto di collaborazione istituzionale – nel pieno rispetto dei ruoli, delle competenze e delle norme vigenti in materia ambientale – salvaguardando la continuità delle attività produttive e dell’interlocuzione aziendale con i mercati di riferimento in Italia ed all’estero». Ed ancora l’ingegnere Pisano dice: «Sono in corso trattative per procedere all’acquisto della nuova area e si confida quanto prima di potere annunciarne l’esito positivo. Subito dopo si procederà all’attuazione di un piano di trasferimento dello stabilimento che richiederà un periodo di tempo compatibile con l’attivazione delle nuove linee produttive».
Stamattina, invece, il comitato “Salute e Vita”, guidato da Lorenzo Forte farà un punto della situazione al Bar Verdi alle ore 11,00. «Faremo – dice Forte – il punto della situazione su tutta la vicenda legata alle fonderie Pisano, si discuterà dell’attuale situazione e delle gravi responsabilità di alcune Istituzioni, oltre che della politica, che ancora una volta agiscono da muro di gomma, mantenendo un silenzio assordante, senza compiere il proprio dovere e senza tutelare i cittadini e gli stessi lavoratori delle Fonderie. Si analizzerà nello specifico il grave documento emanato dalla Regione Campania e dei risultati dei controlli a camino che sono stati consegnati dall’Arpac alle autorità sanitarie per la gravità dei risultati, nelle ultime ore. Inoltre verrà reso noto la richiesta effettuata al sindaco in queste ultime ore dal comitato e associazione Salute e Vita. Da parte nostra individuiamo come unici responsabili di questa vera e propria emergenza ambientale e sanitaria, l’imprenditore fuori legge e chi in questi decenni non ha vigilato e a ha permesso che tutto ciò si consumasse a danno della comunità, individuando l’organizzazione dindacale Cgil come tra i primi responsabili e complici di questa grave situazione. Auspichiamo che la magistratura possa dare giustizie e verità identificando le responsabilità, le tante omissioni e complicità, che stanno lentamente venendo fuori».