Fonderie Pisano, “Una valle di no”, Valle del Sele contro delocalizzazione - Le Cronache
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Fonderie Pisano, “Una valle di no”, Valle del Sele contro delocalizzazione

Fonderie Pisano, “Una valle di no”, Valle del Sele contro delocalizzazione

di Erika Noschese

No alla delocalizzazione delle fonderie Pisano nell’area industriale di Buccino. Contro il trasferimento dello stabilimento di via Dei Greci, a Fratte scende in campo anche Alberto Raggi, presidente della Guardia Nazionale Ambientale che si associa al coro di no contro lo stabilimento: “Come associazione di volontariato ambientale molto presente sul territorio, chiediamo di rivedere questa posizione per evitare di procedere con un investimento nel territorio che va contro la volontà del comune di Buccino e dei suoi cittadini. La Regione non può far finta di nulla enfatizzando aree come il Parco del Cilento, Vallo di Diano e degli Albuni e dall’altra parte autorizzare la delocalizzazione delle Fonderie Pisano in un territorio contiguo ai Parchi – ha dichiarato il presidente Raggi – Il paesaggio va tutelato ma bisogna fare in modo di avere coerenza politica: questi impianti vanno realizzati in aree industriali dismesse”. Di fatti, per le guardie nazionali ambientali, “i territori vanno ascoltati, prima di assumere decisioni calate dall’alto – afferma Raggi – proprio per dare un senso alla necessita’ di ascolto di chi porta ragioni contrarie alla realizzazione in progetto. Come Guardia Nazionale Ambientale parteciperemo a tutte le iniziative e manifestazioni che il sindaco e i cittadini di Buccino vorranno intraprendere nei prossimi giorni”. Intanto, dalla Valle del Sele il no alla delocalizzazione, attraverso una raccolta firme attraverso l’associazione associazione Occhio alla lontra, nata per unire la valle in un unico soggetto che possa guidare anche la protesta popolare, dopo quella lanciata dalle istituzioni dei comuni in questione che si sono dette contrarie allo stabilimento, anche attraverso le vie legale. Ieri mattina, a Buccino, Sicignano degli Alburni, Contursi Terme, Oliveto Citra, Palomonte, i banchetti per la raccolta firme “Una valle di no” per sensibilizzare sul tema del possibile insediamento nell’area industriale buccinese. La prossima iniziativa è invece in programma il prossimo 27 giugno. L’associazione Occhio alla Lontra Occhio alla lontra è l’organizzazione di cittadini, associazioni e aziende nata, a seguito dell’appello lanciato dall’associazione Arci Bandiera Bianca, per difendere la Valle del Sele e del Tanagro dagli attacchi subiti negli ultimi mesi. “Il piano di dislocamento a Buccino delle Fonderie Pisano; il progetto di un impianto di compostaggio, sempre a Buccino, capace di trattare 113 mila tonnellate di rifiuti al giorno; l’ipotesi sempre più concreta del ritorno al trattamento dei rifiuti liquidi a Contursi Terme, presso l’impianto di depurazione gestito dal Cgs, chiuso nel 2018 dopo una lunga battaglia, e che potrebbe ritrovarsi incredibilmente autorizzato a riaprire: queste le tre problematiche alla base dell’appello, questo il primo – e già decisivo – campo di battaglia del nascente comitato – hanno spiegato gli attivisti dell’associazione – Un appello che ha trovato una forte risposta: tanti i cittadini del territorio, tante le associazioni che hanno deciso di aderire, da Sicignano degli Alburni ad Auletta, da Buccino a Contursi Terme, passando per Palomonte, Oliveto Citra, Caggiano e Romagnano al Monte.