Fonderie Pisano, lettera aperta dei lavoratori - Le Cronache
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Fonderie Pisano, lettera aperta dei lavoratori

Fonderie Pisano, lettera aperta dei lavoratori

Buongiorno,

sono Michele, o forse Andrea, o ancora Gerardo, sono un uomo, un padre di famiglia e sono un operaio delle Fonderie Pisano! Scrivo queste righe perché mi vedo costretto a dover difendere mio malgrado la mia dignità di uomo e di onesto lavoratore dalle continue ingiurie e diffamazioni che in questi mesi hanno investito l’azienda per cui lavoro ma soprattutto hanno travolto le nostre vite! In queste settimane su di me, sui miei colleghi e sull’azienda per la quale lavoriamo sono state dette tante e tante bugie, bugie che hanno investito non solo noi lavoratori ma anche le nostre famiglie. Siamo stati definiti SCHIAVI, ASSASSINI, CRIMINALI, GENTE SENZA SCRUPOLI CHE PER POCHI SPICCI SI VENDE AI VOLERI DEL PADRONE PER PERPETRARE DANNI ALL’AMBIENTE E ALLE PERSONE. Ma stiamo scherzaaando?! Io sono un onesto lavoratore che ogni giorno varca i cancelli non di un’azienda ma di una seconda “casa” perché noi in fonderia siamo un unica grande famiglia. Se il figlio di un collega ha la febbre, è una preoccupazione di tutti, se il genitore di un collega si ammala o peggio ancora muore, è il genitore di tutti. Eppure qualcuno, ha voluto farci passare per quello che non siamo; i primi tempi di questa strana e malsana protesta, quando leggevo certe cose sui giornali o su facebook, amaramente ne sorridevo, dicevo tra me e me che prima o poi avrebbero smesso di insultarci gratuitamente…ma così non è stato, anzi gli insulti sono aumentati giorno dopo giorno fino ad investire le nostre famiglie e i nostri affetti; Mio figlio l’altro giorno a scuola ha fatto a “botte” con un compagno perché questi aveva definito me, suo padre, un assassino camorrista! Vi rendete conto??? Mio figlio è tornato a casa in lacrime chiedendomi perché quella gente ce l’avesse tanto con noi. Già, me lo chiedo anch’io. Su di noi operai e sulle fonderie Pisano è stato detto di tutto e di più! E la storiella che qualcuno vuole aiutare noi operai non me la bevo, è un immensa bugia! Non puoi screditare il mio datore di lavoro e poi dire che invece vuoi aiutare me operaio. Non esiste imprenditore senza operaio così come non esiste operaio senza imprenditore. Qualcuno si è mai soffermato a riflettere sulle menzogne che quotidianamente vengono dette su di noi? Ma veramente voi credete che uno di noi, un mio collega, un padre di famiglia il cui più grande desiderio sia quello di veder crescere i propri figli abbia potuto permettere che nell’azienda in cui lavora si sia potuto bruciare dell’amianto emettendo quei vapori tossici nell’aria e facendoli respirare ai propri figli, oppure potete mai credere che un padre di famiglia che ama i propri figli si faccia in quattro per far assumere il proprio figlio in un azienda in cui ci si ammala?! É follia pura! Ma la cosa che più stravolge è che vengono intervistate solo alcune persone che fomentano una protesta che non ha riscontro scientifico, facendoli diventare protagonisti e ritenendo oro colato le parole di chi preso dal proprio dolore e non sapendo come sfogarlo ha trovato nella famiglia Pisano il mostro, quello che è la causa della morte dei propri congiunti. Ma in fondo, questi morti ci sono stati per davvero? Perché su un intero quartiere i malati sono solo in quello specifico condominio? E poi, davvero tra di noi ci sono pregiudicati? Cosa e quali sostanze possono causare delle malattie tumorali gravi come il SARCOMA? É giusto che delle persone facciano accuse senza riscontri scientifici e si mettano a giocare con le vite di 160 famiglie! E adesso? Adesso che il danno è fatto, adesso che ovunque io vado devo sentirmi guardare in modo strano quando dico di lavorare alle fonderie Pisano, adesso chi mi ridarà la mia dignità di onesto lavoratore? Chi ridarà a mio figlio la dignità del padre? Nessuno! Perchè si continua a paragonare la “mia” azienda, perché è l’azienda di tutti noi operai, all’ILVA senza che tra le due vi sia nulla di nemmeno lontanamente similare? Sono stati mai ascoltati i dipendenti dell’Ilva? É mai capitato di vedere i proprietari dell’Ilva “sporcarsi” le mani di lavoro come avviene alle fonderie Pisano? Ma ci chiediamo, coloro che protestano che ne sanno del nostro lavoro? A me fa orgoglio quando un amico in viaggio all’estero mi ha inviato la foto di un chiusino con la scritta FONDERIE PISANO SALERNO; anch’io avevo contribuito a portare il nome della mia amata città all’estero. Addirittura si è giunti ad insinuare che il governatore della Campania, De Luca, il sindaco Napoli, il Prefetto Malfi, I vigili del Fuoco, l’Arpac, l’Asl e tutte le istituzioni salernitane ci abbiano favorito solo perché hanno accertato la verità e non hanno trovato riscontro alle accuse che ci vengono mosse! Ma in che razza di paese viviamo? Si può permettere che dietro la parola democrazia un pinco pallino qualunque si svegli una mattina e cominci a dire peste e corna su di un altro individuo?! E coloro che sono proprietari di immobili nelle zone di Fratte, Capezzano, Brignano, Coperchia, Baronissi, a queste persone chi li risarcirà dell’abbassamento del valore dei loro immobili? Le fonderie inquinano?! É tutto da dimostrare, le fonderie hanno causato danni ambientali? Si è innocenti fino a prova contraria; Le fonderie hanno causato malattie tumorali? Si facessero avanti coloro che lo sostengono, portino le certificazioni e le attestazioni firmate da un medico e non lo dicano loro perché l’unico scopo che hanno da perseguire è arrivare ad un risarcimento del danno. Con tutto il rispetto per chi purtroppo ha dovuto combattere o sta combattendo contro il male del secolo, IO NON SONO COLPEVOLE DELLA LORO MALATTIA. Si chieda alle istituzioni di approfondire il discorso della radioattività del radon, si chieda agli organi competenti di approfondire il discorso dell’inquinamento dovuto agli scarichi delle automobili (ad oggi riconosciute come causa certa di malattie tumorali), si faccia anche un mea culpa perché se fumi e ti viene il cancro ai polmoni non puoi prendertela con le fonderie, si facciano fare le analisi nei propri terreni dove da tempo si coltivano ortaggi e si allevano animali senza alcun controllo, si cerchino le vere responsabilità. Io insieme ai miei colleghi chiediamo solo di poter continuare a vivere le nostre vite in santa pace! Per il resto fate lavorare le istituzioni, fate lavorare la magistratura e mi permetto di rivolgere un appello ai politici: non potete schierarvi da una parte o dall’altra, il vostro compito è di essere super partes ma soprattutto avete l’obbligo morale ed istituzionale di dare delle risposte vere e concrete. Noi abbiamo bisogno della delocalizzazione, è questo quello in cui dovete impegnarvi… le marce fatele la domenica o il 21 settembre dietro a San Matteo!