Figliolia: "Bilancio comunale, solo attacchi ma nessuna proposta" - Le Cronache
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Figliolia: “Bilancio comunale, solo attacchi ma nessuna proposta”

Figliolia: “Bilancio comunale, solo attacchi ma nessuna proposta”

“Solo attacchi ma nessuna proposta”. Scende in campo a difesa del sindaco uscente Vincenzo Napoli, Barbara Figliolia, candidata al consiglio comunale di Salerno nella lista Popolari e Moderati, provando a mettere a tacere le polemiche di queste ultime ore sui conti in rosso del Comune e la necessità di vendere alcuni beni per provare a risollevare le casse di Palazzo di Città. “Ormai è un refrain. Non passa giorno senza leggere le esternazioni di alcuni candidati alla carica di Sindaco sul Bilancio comunale, che purtroppo presenta debiti e perdite per svariati milioni di euro – ha dichiarato la Figliolia – E’ una situazione che conoscono tutti, relativa non soltanto alla città di Salerno ma ad oltre 1000 altri Comuni italiani, afflitti più o meno dagli stessi disavanzi e probabilmente risolvibile solo con un intervento dello Stato centrale”. Da qui l’attacco ai candidati sindaci: “Obiettivamente da chi si candida a Sindaco ci si aspetteremmo qualcosa in più rispetto alle denunce cui si limitano. Nessuna proposta invece sulle modalità di soluzione del problema, di come risanare il bilancio, né una parola sul periodo di emergenza e delle gravi situazioni che l’amministrazione uscente è stata costretta a fronteggiare con i pochi fondi statali elargiti, né un cenno alle mancate entrate causa Covid – ha poi aggiunto l’aspirante consigliera comunale – Mi accorgo sempre di più quanto facile sia evidenziare gli errori e quanto invece sia complicato e difficile trovare, semmai suggerire le soluzioni per tirare fuori dalle difficoltà la nostra città. Sono costretta a registrare, con enorme dispiacere, che chi si propone manca di un progetto, di soluzioni, di una visione, di un programma che eviti a Salerno pericolosi salti nel buio. A sospingermi all’impegno in prima persona è l’attaccamento alla città che mi ha visto nascere e di cui desidero uno sviluppo e per la quale immagino una crescita sociale. Sarebbe stato anche per me più semplice fermarmi alla denuncia e semmai ergermi anche a giudice. Invece ho deciso di metterci la faccia e soprattutto il mio impegno, perché ritengo che per ciascuno di noi sia arrivato il momento di dare il meglio. Questo non è il momento della diserzione”.