Fi: Mara verso l'addio, Fasano unico vice - Le Cronache
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Fi: Mara verso l’addio, Fasano unico vice

Fi: Mara verso l’addio, Fasano unico vice

di Andrea Pellegrino

Via i vicecoordinatori provinciali di Forza Italia: l’unico che resta in carica con funzioni vicarie è Enzo Fasano. E’ il primo effetto del flop forzista incassato alle ultime Provinciali. Ed è sicuramente la conseguenza di quella spaccatura interna che ha portato sindaci e consiglieri del calibro di Aliberti e Bottone a spostare il voto verso Giuseppe Canfora, candidato alla presidenza del centrosinistra. Così via la senatrice Eva Longo, il senatore Franco Cardiello, l’ex assessore regionale Luigi Nocera (in quota Mastella), ed i sindaci Mimmo Di Giorgio e Pasquale Aliberti. Ad affiancare Mara Carfagna che resta alla guida del coordinamento provinciale ci sarà solo Enzo Fasano che alla fine dovrà supplire anche alla rumorosa assenza dell’ex ministro alle pari opportunità dalla scena politica salernitana. Basti pensare che Mara Carfagna si è espressa sulle elezioni provinciali di Avellino e non su quelle del suo territorio. Ma ora ci penserà Enzo Fasano che tra l’altro già guidava la delegazione azzurra al tavolo (fallimentare, considerato il flop) del centrodestra provinciale. E non solo, il nome di Enzo Fasano è calato anche sul tavolo cittadino come alternativa a Vincenzo De Luca alla guida della città di Salerno. La nomina di vicecoordinatore provinciale di Forza Italia è giunta ieri ed ha avuto il placet del coordinatore regionale Domenico De Siano e della stessa Mara Carfagna. E non è escluso che Mara Carfagna da qui a breve possa defilarsi e passare la mano direttamente ad Enzo Fasano. Oggi il consigliere comunale di Salerno, Salvatore Gagliano dirà la sua oggi pomeriggio (ore 17,30) nella sala nel bar Moka, su quanto accaduto in Forza Italia durante le elezioni amministrative della primavera scorsa e sulle ultime provinciali. Intanto le tensioni sono sempre alte tra gli alleati del centrodestra. Ed in particolare tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ieri Cirielli ha rincarato la dose sui “traditori” incassando la risposta di Pasquale Aliberti: «I feroci attacchi dell’onorevole Cirielli ai tanti amministratori locali di FI che ha definito ‘imbecilli’ e accusati di ‘tradimento’ sono l’ennesima dimostrazione dell’arroganza di chi in questi anni ha sfasciato e unito il centrodestra nella Provincia a seconda delle proprie convenienze. E’ l’atteggiamento di chi ha utilizzato Berlusconi per raggiungere i propri obiettivi e rafforzare solo la sua corrente in questa Provincia. La sconfitta di Giovanni Romano è solo una sua responsabilità, è chiaro che nella sua strategia doveva essere l’agnello sacrificale: un bravo sindaco, un ottimo assessore regionale nella visione di Cirielli non poteva mai diventare il presidente della Provincia, gli avrebbe fatto troppa ombra. E’ finita un’epoca, ed è questa l’occasione per i tanti amministratori che in questi anni hanno dovuto sopportare questo triste modo di fare politica, di liberarsi, di ritornare in FI, partito della libertà, che con tenacia e con entusiasmo l’onorevole Mara Carfagna e i tanti militanti stanno provando costruire. Un partito nel quale esiste la possibilità di esprimere le proprie idee, i propri convincimenti e anche le proprie angosce senza il timore di essere puniti politicamente dal ‘Capo’ come già è accaduto in passato per tanti sindaci (da Mazzola ad Angri fino a Galdi a Cava de’ Tirreni). Noi siamo uomini e donne di centrodestra ‘liberi’, ci rivediamo dal ’94 in Berlusconi e in Mara Carfagna in questa Provincia. Non consentiamo al ‘Colonnello’, a colui che insieme ai suoi missini ha sfilato a Scafati insieme ai comunisti contro un sindaco di Forza Italia, a colui che ha provato a delegittimare Mara Carfagna, di darci lezioni di morale sul concetto di ‘tradimento’. E questa volta non cadremo nella trappola di chi crea cavalli di Troia in FI per continuare a perseguire logiche di potere che non ci appartengono». Ancora Michele Cuozzo, presidente provinciale dei Fratelli d’Italia che ha detto: «La politica del centrodestra salernitano deve avere il coraggio di cambiare pagina, deve prendere atto che in questa strana elezione nonostante l’impegno di Mara Carfagna qualche politico locale ha preferito il dispetto all’unità di intenti. Per noi l’appuntamento regionale è fondamentale per la vita politica delle comunità salernitane. Il risultato è evidente : il centrodestra unito in Provincia di Salerno è maggioranza assoluta, vale la pena di ricordare a noi stessi che quando il diavolo accarezza vuole l’anima. Sentiamo forte la responsabilità di essere il primo partito del centrodestra salernitano e in nome di questa responsabilità saremo vigili e attenti al fine di realizzare il nostro obiettivo : unire il centrodestra nell’interesse dei salernitani».