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Festa S. Maria a Mare, Don Antonio: “I fuochi si fanno e paga la chiesa”

Polemiche su polemiche: ‘i fuochi sono di tradizione pagana, cosa c’entrano con la Madonna?’( è dato leggersi su alcuni gruppi Facebook). Una questione che va avanti da anni, ormai. Infiamma gli animi oltre che le micce. A Salerno, la querelle è tristemente nota: su giornali, in Tv, sui gruppi facebook non si parla d’altro. I fuochi, però, hanno comunque accompagnato la ‘Madonna che viene dal mare’, hanno allietato l’alzata del panno di Santa Maria a Mare del 10 agosto, e, forse, ci saranno anche a San Matteo. Le polemiche, però, non si fermano mai: per alcuni i fuochi artificiali sono un rito pagano che nulla a che vedere con la spiritualità, per altri uno spreco di denaro. Molti temono per l’incolumità di piccini e per la salvezza di cani e gatti mentre una buona fetta della popolazione salernitana, alla tradizione tipica del Mezzogiorno di sparar botti ogni sera durante la bella stagione, è legatissima e non vorrebbe rinunciarvi. Insomma, sembrerebbe che i fuochi d’artificio non siano più graditi per tantissimi motivi. A Mercatello, all’alzata del panno del 10.08, è stato un tripudio di fuochi e Monsignor Galderisi garantisce che ci saranno anche il dieci settembre. “I fuochi d’artificio sono un segnale di festeggiamenti e un modo di ringraziare la Madonna” ha dichiarato il parroco. Per Don Antonio, d’altronde, “anche l’occhio vuole la sua parte”, ma non solo. I fuochi d’artificio, la meraviglia che diffondono nei più piccoli e nei grandi, sono “uno sprigionarsi di gioia per l’intervento di dire” e sono in grado di scaldare i cuori. E, in fondo, “li paga la parrocchia”, ergo nulla quaestio. a.c.