Festa della musica a Ravello con il Diabolus - Le Cronache
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Festa della musica a Ravello con il Diabolus

Festa della musica a Ravello con il Diabolus

di Olga Chieffi

Notte magica questa del solstizio d’estate, che ospita la Festa della Musica, un avvenimento programmato, atteso, studiato nei minimi particolari durante tutto l’anno, ma al tempo stesso spontaneo, organizzato da chi ne scopre lo spirito per caso e ne sposa la filosofia. Ogni Festa della Musica ha un’impronta originale che la caratterizza, i luoghi, gli artisti, i progetti, un insieme di elementi che convergono in un grande contenitore e lo rendono unico. Ravello, città della Musica, ha affidato la sua Festa all’associazione “Diabolus in Musica” diretta da Colomba Capriglione, che si terrà stasera alle ore 19, nella cornice dell’Auditorium Oscar Niemeyer, organizzata dal Comune costiero con il sostegno della McDonald’s di Salerno. Ieri mattina la presentazione alla stampa, proprio negli spazi del locale cittadino con la direttrice artistica Colomba Capriglione e il main sponsor Luigi Snichelotto. La serata vivrà del confronto tra i giovani talenti musicali e i maestri, poiché quale special guest ci sarà Elsa Evangelista, compositrice organista e direttore d’orchestra napoletana, già alla guida del Conservatorio San Pietro a Majella. Dalla canzone rinascimentale napoletana, a quella provenzale, al tango ed al jazz, in un percorso musicale e canoro con un richiamo alla canzone rinascimentale napoletana, che inaugurerà il programma con l’esecuzione di tre villanelle “Oi Ricciolina”, “Janni dell’Uorte” e “Madonna non è cchiu’ lo tiempo antico” , affidato al Quintetto Thalia con Adrianalfonso Pappalardo, al flauto, il quale ha anche arrangiato i brani, unitamente ad Ivan Pagliuso alla chitarra, Federico Maddaluno, al mandolino, Oscar Di Lorenzo, alla mandola, a sostegno del canto del mezzosoprano Emanuela de Rosa. L’armonia e il contrappunto nelle sue diverse evoluzioni nel tempo, attraverso le creazioni di giovani compositori del conservatorio Licinio Refice, saluterà l’omaggio ad Alessandro Longo, di Lorenzo Costantini, con la miniatura “Infiniti Orizzonti”, che vedrà al violoncello Gaia De Vittoris, in duo con Emanuele Lo Bianco al pianoforte e ancora il tributo di Franco Paluzzi a Gennaro Napoli, con “Passeggiata a Posillipo”, costruita su di un suo tema, eseguita da Giulia Beltratto al violino, Gaia De Vittoris al cello e Francesco Lombardi al pianoforte. Ancora due intense pagine di Lorenzo Costantini nate dalla ricerca su due temi di Alessandro Longo, “Ricordi”, ancora per il duo violino e pianoforte di Giulia Beltratto ed Emanuele Lo Bianco ed “Eco degli Dei”, per sassofono contralto e pianoforte, con Antonio Jarrell Saylors al sax ed Emanuele lo Bianco al pianoforte. Si continuerà con la compositrice Rossella Marcone, la quale ha creato il suo “Desio Ardente” su di un tema di Robert Schumann, che verrà eseguito da Giulia Beltratto al violino ed Emanuele Lo Bianco al pianoforte, mentre la prima parte della serata verrà chiusa da due composizioni di Colomba Capriglione, “Malaguena” su versi di Federico Garcìa Lorca, che verranno elevati dal mezzosoprano Tonia Lucariello con Federico Mileo al pianoforte e “Ah, Silenciosa” su testo di Pablo Neruda, interpetrata dal soprano Elisa Cardinali, con Francesco Lombardi al pianoforte, e Miriam Borrelli ed Arianna Bisceglia, al flauto, un dialogo inter pares, tra parola e strumenti. Nella seconda parte della serata, il Quintetto Thalia si cimenterà con i dioscuri dell’opera napoletana, a cominciare da Francesco Provenzale, con “Io pur vi miro”, l’ aria di Melanippe da “Il schiavo di sua moglie”, di Francesco Provenzale, figura chiave degli albori della scuola napoletana e continuare con l’aria di Ascanio da “Lo Frate ‘nnammorato” di Giovanni Battista Pergolesi, che nell’intensità espressiva del tema anticipa gli incanti che saranno dello Stabat Mater e con quel profilo ritmico della melodia, sapidamente articolato come avviene in molte altre pagine dell’opera, debitrici verso il teatro buffo di tanta intrigante verve. Centenario della morte di Luigi Denza ed ecco la sua più celebre canzone “Funiculì Funiculà”, ma nella versione di Arnold Schoenberg, che nel 1921 la arrangiò per un ensemble strumentale. Spazio al sassofonista Antonio Jarrell Saylors, in duo con Emanuele Lo Bianco con la Fantaisie sur un thème original, composta nel 1860 dal flautista Jules Demersseman, che avrà da mostrarci tecnica fluida e pirotecnica nella cadenza centrale, come fu per Henri Wuille clarinettista belga che fu iniziato al sassofono proprio dal suo inventore e fu uno dei primi sassofonisti notati a Parigi. Balzo in Argentina, quindi, sempre con il sassofono di Saylors in duo con il pianista Francesco Lombardi per Tango Etude n°3 di Astor Piazzolla, che gioca sul profondo contrasto dinamico negli assieme, sottolineando quei momenti regolarmente ed emozionalmente in bilico – dato caratterizzante della musica argentina – fra un lirismo allentato e dolente, talora fino alla rarefazione, e picchi di alta drammaticità e forza penetrativa. Festa della musica, festa di tutte le musiche e con un occhio e orecchio particolare ai giovani, per i quali hanno annunciato la Capriglione e Luigi Snichelotto, partirà anche un progetto speciale di sostegno, per puntare sempre più in alto, con premiazioni e riconoscimenti, prima del finale “extra-colto”, affidato al “Nut trio Project” che schiera Federico Mileo al pianoforte, Giuseppe Mazzolini al contrabbasso e Pasquale Mandia alla batteria, che si divideranno tra due classici del jazz, “Autumn leaves” di Kosma, che diverrà una miscela originale di melodie accattivanti e liriche, eseguite in modo non prevedibile, e la sigla della Duke Ellington Orchestra, firmata da Billy Strayhorn, l’alter ego del Duca, per mettere, quindi, un piede nella nostra canzone con “Reginella” e “Almeno tu nell’universo”.