Fausto Morrone ascoltato da Woodcock. L’ex sindacalista svela il “Sistema Sma” - Le Cronache
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Fausto Morrone ascoltato da Woodcock. L’ex sindacalista svela il “Sistema Sma”

Fausto Morrone ascoltato da Woodcock. L’ex sindacalista svela il “Sistema Sma”

di Andrea Pellegrino

E’ stato ascoltato ieri pomeriggio dal pm Woodcock, Fausto Morrone, ex responsabile dell’anticorruzione della Sma. L’ex sindacalista e già consigliere comunale di Salerno è stato sentito, dunque, come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta, scoppiata contestualmente con la pubblicazione dei video di Fanpage, che vede coinvolti il consigliere regionale Luciano Passariello, gli ex vertici della società regionale e l’ex assessore al bilancio del Comune di Salerno, Roberto De Luca. Diverse le denunce presentate negli ultimi anni da Fausto Morrone. Esposti che avevano fatto avviare anche una ispezione della Guardia di Finanza su mandato dell’Anac di Raffaele Cantone. LA DENUNCIA Un vero e proprio carrozzone quello denunciato da Fausto Morrone. Carte di credito, fatture ed appalti finiti dapprima sotto la lente d’ingrandimento dell’Anac ed ora della Procura di Napoli. La Regione venne informata di tutto ma da Palazzo Santa Lucia non si ricordano atti specifici. Conti alla mano, 9 milioni e 400mila euro di operazioni di giroconto di cui «non è possibile rilevare la causale né riscontrare alcuna documentazione contabile giustificativa»; poi contanti per 1500 euro, il cui utilizzo non è documentato; ed ancora «l’attivazione di tre carte di pagamento con ricariche da 21mila euro, 90mila euro e 102mila euro, per un totale di 213mila euro che non trovano riscontro». Nel giugno del 2016 arriva la Guardia di Finanza mandata dall’Anac di Cantone. Il compito è quello di verificare l’approvazione dei bilanci e di passare a setaccio le rendicontazioni. Nonché di verificare le documentazioni relative ai contratti di appalto, soprattuttoquelli in economia affidati in via diretta. A novembre dalla Sma scompaiono alcuni documenti. Secondo la denuncia si tratterebbe di un furto avvenuto negli uffici amministrativi. Ladri di computer ma anche di documenti, ed in particolare delle ricevute di spesa dal 2013 al 2016 e di altre carte contabili e fatture. Gli occhi si posano anche sui viaggi e sulle macchine di servizio. Uno su tutti: è il 16 agosto del 2016 quando un’auto della società raggiunge Ostuni.