Estate Salernitana: il trionfo dell’associazionismo - Le Cronache
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Estate Salernitana: il trionfo dell’associazionismo

Estate Salernitana: il trionfo dell’associazionismo

di Monica De Santis

Tracciato il bilancio dell’ “Estate Salernitana” targata Comune di Salerno. Ieri mattina a Palazzo di Città l’assessore alla Cultura Antonia Willburger (vero motore di tutto), insieme con l’assessore Dario Loffredo e con il sindaco Vincenzo Napoli, ha voluto fare un punto su ciò che è stata l’estate in città post-Covid, alla presenza di alcuni (pochi per la verità) degli operatori che hanno organizzato le serate all’Arena del Mare, al Teatro Augusteo e a Largo Barbuti, esprimendo soddisfazione per i risultati ottenuti. Risultati che, come da noi anticipato alcune settimane fa, se da un lato sono stati complessivamente positivi, perchè nelle condizioni in cui si è agito non è stato di certo facile organizzare il tutto, dall’altro non sono riusciti proprio smuovere le masse. Sta di fatto che in totale la sola Arena del Mare ha visto la presenza di 18700 spettatori, a questi vanno aggiunti quelli di Largo Barbuti e quelli del Teatro Augusteo. Trionfatore assoluto, anche questo già detto da noi più volte, Vincenzo Salemme e non solo perchè ha fatto registrare il sold out, ma anche perchè ha convinto tutti i presenti, cosa non facile poiché la critica anche se piccola ci scappa sempre. Bene sono andati anche gli spettacoli che hanno visto l’unione fra due o più associazioni (vedi la danza), largamente al di sotto delle aspettative la sezione jazz (ad eccezione dello spettacolo di Sandro Deidda e Simona Molinari che ha visto la partecipazione di 600 spettatori sui 740 disponibili) che, purtroppo ha visto gli organizzatori annullare diverse date. E le date annullate come detto sono state numerose con motivazioni diverse, chi per un caso di covid nello staff, chi per cattivo tempo e chi per pochi biglietti venduti come nel caso di Biagio Izzo ed Enzo Avitabile. Annullata anche la serata di Serena Brancale, quella di Dario Deidda e poi Magic Show, Daniele De Martino, Dici 33 giri, le coreografie sportive, Caffè Turco musica world, Luma Records Fest, Simona Bencini, il laboratorio di danza di Francesco Boccia, che doveva svolgersi sul palcoscenico del teatro Augusteo, ed altri. Alcuni di questi, in corsa, l’assessore Willburger, a cui va anche il merito di essere riuscita ad essere presente a quasi tutte le rappresentazioni (la dove non c’è stata è perchè vi erano più appuntamenti nella stessa serata), è riuscita a sostituirli con altre…. “Abbiamo fatto un vero e proprio miracolo – dichiara – certo va perfezionato, ma considerato il periodo, credo davvero che non ci possiamo lamentare”. Ma quanto è costata tutta l’operazione “Estate salernitana? “Intorno ai 200mila euro – rivela l’assessore alla cultura – cifra che ha compreso palco, service audio e luci, servizio di sala e accoglienza, protocollo Covid e sorveglianza, vigili del fuoco e pubblicità, SIAE per gli spettacoli gratuiti, assicurazione per danni”.

Qual è stato il criterio di scelta degli spettacoli che ci sono stati proposti?

“Abbiamo dato priorità agli eventi che avevano già 5 edizioni alle spalle e poi abbiamo dato precedenza alle proposte con artisti di fama nazionale”.

Dati alla mano, concorda che l’Arena del mare è un luogo che deve ospitare solo grandi eventi, visto che molti spettacoli non hanno fatto fatica a portare pubblico?

“Sì, l’Arena del Mare deve ospitare concerti e spettacoli teatrali di una certa importanza, ed anche festival e spettacoli che vedono coinvolte più associazioni”

Perchè alcuni operatori hanno avuto più date mentre altri ne hanno avuto meno?

“Alcuni operatori hanno avuto più date perché secondo i criteri offrivano spettacoli di spessore nazionale ed internazionale”

Però alcuni di questi sono stati poi annullati?

“Purtroppo sì”

Crede anche lei che il trionfatore dell’estate, visto che ha portato un bel po’ di spettatori all’Arena e poi registrato sold-out sia nell’atrio del Duomo che nello spiazzale del Ghirelli sia stato Daniel Oren?

“Senza discutere sulla qualità, Daniel Oren doveva terminare il suo programma da contratto, quello che non ha potuto fare per via del lockdown. Io credo che i veri trionfatori sono state le associazioni che si sono unite ed hanno potuto esibirsi all’ Arena che, finalmente, è tornata agli operatori della città. Questo è stato il grande successo. Si è ritornato a parlare di Arena per organizzare eventi e festival”.

Quale spettacolo le è piaciuto di più?

“Mi sono piaciute le proposte dei giovani. Lo spettacolo “Ciao Ezio”, il duo internazionale Bill Laurence e Michel League, due jazzisti strepitosi che a Salerno pochi conoscevano, infatti in sala eravamo io, Matteo Saggese ed altri 90 amanti di musica. E poi ancora lo spettacolo teatrale di Blas Roca Rey “Van Gogh Lettere a Theo”, Simona Molinari e lo spettacolo “Terra mia, omaggio sinfonico a Pino Daniele. Non mi sono dispiaciuti neanche gli spettacoli di cori e del tango e il concorso per cantautori “Palco d autore”, quello di Paolo Apolito e quello di Annalisa D’Agosto, insieme a tanti altri”.

State pensando di replicare l’operazione estate salernitana anche per l’inverno. Pensa che per l’inverno sia doveroso scegliere le proposte guardando in primis alla qualità dell’offerta? E soprattutto dare sempre a tutti la possibilità di farvi la propria proposta?

“Questa è la nostra intenzione, ma al momento non possiamo dirlo con certezza perchè bisogna aspettare l’approvazione del bilancio. Solo dopo potremmo decidere i criteri di scelta degli spettacoli da ospitare all’Augusteo”

Per il prossimo anno pensate di ampliare l’offerta coinvolgendo anche altre location?

“Certamente, volevo farlo anche quest anno ma purtroppo i tempi erano troppo ridotti”.