Esame balistico nelle perizie disposte dalla Procura per la morte di Jakini - Le Cronache
Cronaca Attualità

Esame balistico nelle perizie disposte dalla Procura per la morte di Jakini

Esame balistico nelle perizie disposte dalla Procura per la morte di Jakini

C’è anche un esame balistico nelle quattro perizie disposte dalla Procura per la morte dell’albanese Taff Jakini, ucciso da un proiettile esploso accidentalmente dalla pistola di un carabiniere di Pontecagnano lo scorso 2 aprile mentre tentava di sfuggire a un controllo. Quattro periti relazioneranno il sostituto procuratore Carlo Rinaldi titolare del fascicolo d’inchiesta. Il militare è indagato con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’anatomopatologo, il medico legale, l’esperto in balistica e un tossicologo (tutti di Napoli e del Casertano) sono stati incaricati per permettere al pm Carlo Rinaldi di avere chiaro il quadro di quanto accadde la sera del 2 aprile. Sessanta giorni di tempo per avere i risultati delle quattro perizie. L’albanese Jakini morì in ospedale al Ruggi la mattina del 3 aprile dopo che la sera prima era stato raggiunto da un colpo di pistola al torace. Il ferimento che aveva causato la morte, era avvenuto intorno alle 20, in un piazzale tra via Irno e via Picentino a Pontecagnano Faiano. Taff era l’autista della Fiat Croma, rubata a Maddaloni (dove aveva residenza con moglie e 3 figli) ed abbandonata sull’Autostrada del Mediterraneo, in direzione Battipaglia. I due complici erano riusciti a scappare e far perdere le loro tracce.Tutto partì da una comunicazione della Polizia stradale che rilevò l’auto rubata in transito sul tratto autostradale Salerno-Battipaglia. La segnalazione venne smistata ai carabinieri della compagnia di Battipaglia. L’auto esce a Pontecagnano Nord e viene agganciata sulla Statale 18 dalla pattuglia della locale stazione. I malviventi ritornano sull’A2. Abbandonano la macchina sulla corsia di emergenza dopo circa un chilometro e mezzo. I due passeggeri scendono dalla vettura ancora in movimento mentre l’autista fu costretto a ritardare la fuga perché prima deve arrestare la corsa. E su di lui che si concentrarono i militari: Jakini saltò il guardrail e stava per scavalcare anche una seconda recinzione. In quel momento si gira verso il carabiniere ed alza una mano. Il militare a quel punto- secondo la ricostruzioni dei fatti- inciampa e finisce nella doppia barriera metallica. In quel momento partì il colpo in modo accidentale. Raggiunto al torace, Taff morirà in Rianimazione al Ruggi dopo ore di agonia. E su quel decesso la Procura di Salerno vuole andare fino in fondo non lasciando nulla al caso. Saranno i risultati degli esami, quello della balistica su tutti, a chiarire ogni particolare su quel decesso.