Emilio Toscano (Progetto Comune): "Pagani è ostaggio di una classe politica mediocre" - Le Cronache
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Emilio Toscano (Progetto Comune): “Pagani è ostaggio di una classe politica mediocre”

Emilio Toscano (Progetto Comune): “Pagani è ostaggio di una classe politica mediocre”

“Quanto accade in seno al consiglio comunale, crediamo sia l’ effetto apicale e naturale della mediocrità a cui si è ridotta la politica paganese”. E’ il commento alla delicata situazione politica paganese del presidente dell’associazione Progetto Comune , Emilio Toscano. “E’ con una profonda vena di tristezza che notiamo, infatti, che le istituzioni ed i ruoli di rappresentanza politica sono resi “merce” da bancarella per un magro mercato delle vacche. E’ lugubre la triste commedia dell’ abbandono del consiglio comunale recitata da forza italia e dai suoi rappresentanti che antepongono, forse, il proprio ego finanche al senso di responsabilità istituzionale e morale che sempre dovrebbero avvertire nei confronti della nostra comunità”. Non ha dubbi Toscano.”Dimenticano, forse, che “fuori di lì” c’ è una città che non può più permettersi di “aspettare” che termini la ennesima e penosa sceneggiata o la “nuova” controversia interna. Paradossale, invece, è che a “recitare” siano proprio coloro che occupano scranni consiliari di maggioranza, col vicesindacato, e poltrone negli organismi di concertazione. E’ mortificante, inoltre, permettere che a rappresentare la nostra città ai tavoli pubblici con la stampa, arrivi in aiuto, chissà da dove, un “superiore” politico di cui francamente non ricordo nemmeno il nome”. Chiaro il riferimento a Francesco D’Antuono coordinatore dell’Agro di Forza Italia . ” A questa figura , è stato dato il prestigio di parlare della nostra Pagani, senza che nemmeno si degnasse di conoscerne le dinamiche territoriali e politiche. Evidentemente starà attraversando un momento di profonda confusione che gli porta finanche a confondere il Partito Democratico con il Presidente del Consiglio comunale, eletto con i voti di Forza Italia, per ottemperare alla prima cambiale giunta all’incasso. Unico motivo, infatti, per il quale fu preferito a Giusy Fiore che avrebbe condotto il mandato senza percepire alcuna indennità. Auspico, dunque che possa ritrovare la serenità interiore ed al contempo, che si possa stanare questo meccanismo che ha ridotto la politica locale ad un becero scambio di incarichi, allontanandola sempre più dalla peculiare funzione di amministrare la città e di onorare con i risultati e le risposte, il mandato elettorale”.