E’ morto don Alfonso Rinaldi, ex presidente dell’Anspi e direttore di Radio Stella Salerno - Le Cronache
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E’ morto don Alfonso Rinaldi, ex presidente dell’Anspi e direttore di Radio Stella Salerno

E’ morto don Alfonso Rinaldi, ex presidente dell’Anspi e direttore di Radio Stella Salerno

di Monica De Santis

“Per me don Alfonso Rinaldi è soprattutto l’immagine di un parroco di valori vicino ai giovani. Lo ricordo ai tempi di Radio Stella, con l’associazione nazionale San Paolo italiana. A via Bastioni i ragazzi erano attratti da quello strumento nuovo che dava un pizzico di popolarità ma soprattutto faceva gruppo. Il classico uomo di fede che applicava i suoi principi”. Così Gianfranco Coppola, giornalista della Rai ricorda la figura di Don Alfonso Rinaldi, sacerdote presso la parrocchia S. Martino Vescovo di Gaiano, ex presidente dell’Anspi ed ex direttore dell’emitettente radiofonica Radio Stella Salerno. Don Alfonso è morto mentre stava per celebrare una funzione religiosa. Inutili, purtroppo, i tentativi di rianimare il sacerdote colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. E come Coppola nella giornata di ieri sono stati tantissimi gli ex ragazzi e ragazze di Radio Stella (compreso chi scrive) che attraverso i social e le pagine del nostro quotidiano hanno voluto ricordare il sacerdote, come Anna De Falco e Roberto Grimaldi conosciutisi proprio in Radio e sposati proprio da Don Alfonso “Solo ricordi bellissimi perché era davvero sempre presente nella nostra vita. Quando abbiamo compiuto 25 anni di matrimonio mi chiamo e mi chiese di benedire le stesse fedi che aveva benedetto 25 anni prima. Abbiamo perso un punto di riferimento”. “Don Alfonso, nel periodo di Radio Stella è stato un padre per tanti di noi, sia a livello spirituale che fisicamente, con la sua presenza costante. Sempre a disposizione. Ero molto legato a lui, la nostra ultima conversazione risale a due anni fa circa. La sua figura la porterò sempre con me perché devo a lui anche il mio successo professionale”, dice Carmine Giannattasio, videooperatore della Rai. “Lo ricordo come persona umile, pratica, un grande organizzatore, e di carattere affabile e sempre disponibile” dice Costantino Piccolella, mentre per Mario Bocaletto… “Don Alfonso mi ha dato la possibilità di vivere la mia passione per la musica. Qualche anno dopo mi ha affidato la sua creatura “Radio Stella”, spero di essere riuscito a fare quanto si aspettava da me. Che il suo viaggio sia bello quanto le sue risate”. “Una gran bella persona che abbiamo avuto la fortuna di incontrare sul nostro cammino e che ci mancherà tanto” spiega Rosa Piccolella. I funerali oggi alle 16 a Gaiano.

“Sacerdote moderno e padre severo”

di Roberto Guerriero

Un sacerdote moderno con il rigore di un padre severo. E’ il primo pensiero che accomuno alla figura di don Alfonso Rinaldi perché lui era questo e molto di più. L’amico più grande, quello in grado dispensare consigli preziosi, che ti rimproverava per farti comprendere un errore, un comportamento sbagliato, il confidente in grado di darti una parola di conforto nel momento di difficoltà ma anche l’uomo di cultura in grado di spiegarti “filosoficamente” concetti difficili. Lo è stato anche per il sottoscritto. Radio Stella mi affascinava sin da piccolo, forse perché quando percorrevo con i miei genitori il tragitto dalla mia abitazione di Via Sichelgaita a quella dei miei zii in Via Bastioni, le luci accese della sede della radio, il festoso vociare che si percepiva dalla strada, la piacevole musica che ti accompagnava ed il via vai di persone creavano in me tanta curiosità. Così quando con malcelata sicurezza per nascondere l’inevitabile imbarazzo entrai negli uffici della Radio (o meglio in quelli dell’ANSPI situati al piano rialzato) Don Alfonso fu la prima persona che mi accolse. Avevo sedici anni, con lui c’erano Rosanna Sabatino insieme ai compianti Adriano Di Giacomo e Gennaro Pane, voci storiche in quegli anni. Per me fu amore a prima vista. Radio Stella era la tappa obbligata dopo la studio; da don Alfonso consigli e rimproveri, parole dure ma anche di grande conforto, sempre accompagnate da sorrisi ed espressioni dialettali che aiutavano a comprendere meglio il senso dei suoi discorsi ma pure ad allentare la tensione. Una simpatia travolgente che mascherava a tratti la sua severità. Don Alfonso ha rappresentato una figura importante in un momento cruciale della mia crescita. Tra i tanti ricordi ho nitido quello legato al momento in cui gli comunicai che c’era la possibilità di iniziare una collaborazione con Telecolore (era il 1991); temevo la sua reazione, invece a don Alfonso brillarono gli occhi, condivise così quel momento per me importante accompagnato da poche importanti parole. A Don Alfonso va riconosciuto, tra i tanti meriti, quello di aver intuito in anticipo l’importanza della comunicazione in un’epoca in cui la parola internet era sconosciuta e l’unico social conosciuto era quello della strada e dei luoghi di aggregazione. Da questo punto di vista Don Alfonso era stato lungimirante perché Radio Stella, nella sede di Via Bastioni, nel cuore antico della città a pochi metri dal Duomo, era un luogo di incontro, confronto, di conoscenza tra i documenti legati alle iniziative dell’ANSPI e le migliaia di dischi che occupavano tutte le stanze. Tra questi anche quelli di Raffaella Carrà, tra le preferite di don Alfonso. Un beffardo destino li ha strappati alla vita terrena a distanza di poche ore. Ciao Don Alfonso, grazie di tutto…

“Seppe dare vita ad un gruppo di collaboratori affiatati e solidali”

di Rosanna Sabatino

Ho avuto modo di apprezzare e stimare la cara persona di Don Alfonso, che oltre ad essere Parroco della comunità cristiana di Gaiano, è stato, tra l’altro, Presidente dell’A.N.S.P.I. di Salerno e Direttore di Radio Stella, dedicando a queste due “creature” impegno e dedizione nel rispetto dei principi e dei valori della fede cattolica. Ricordo che subentrò alla guida dell’Emittente al compianto Lino Sibilia e con lui la Radio è emersa nel panorama delle Emittenti Locali, diventando una voce amica nel mondo cattolico salernitano. Fu sua l’idea di trasmettere via etere ogni domenica la Santa Messa, coinvolgendo le diverse Parrocchie cittadine. Ha sostenuto ed incoraggiato tutte le iniziative radiofoniche che di volta in volta venivano proposte, anche quelle a carattere sportivo, come la trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto” di molte partite della serie C, dove militava in quegli anni la Salernitana. Seppe dare vita ad un gruppo di collaboratori affiatati e solidali tra loro, avendo per tutti parole di incoraggiamento ma anche di sostegno nei momenti difficili. Ha lasciato a tutti ampia libertà nello svolgimento dei programmi e anche quando ha dovuto rimproverare qualcuno, l’ha fatto con garbo e con il sorriso sulle labbra. Mi sovviene alla mente il ricordo di quando qualche “esuberante” collaboratore, di sera, con la Radio a tutto volume, provocava le giuste lamentele degli anziani sacerdoti, ospiti della casa del clero, adiacente i locali della Radio. In quelle occasioni, i suoi interventi hanno dimostrato quanto fosse importante per lui il rispetto per gli altri. La sua scomparsa addolora e rattrista tutti quelli che, come me, hanno avuto l’onore e la fortuna di incontrarlo, ammirandone le doti di educatore e di sacerdote.

“Caro don Alfonso, ci mancherai”

di Giuseppe Bonavita

Don Alfonso Rinaldi è stato il fondatore della radio diocesana assieme a Mons.Angelo Campagna compianto vescovo di Alife e Caiazzo.Con Don Alfonso nacque una collaborazione radiofonica .Tra il 1998 e il 1990 scrivevo per Agire e lanciai l’idea di creare un radio giornale in lingua inglese e lingua spagnola. L’idea di creare uno spazio globale e locale ante litteram era pronta.In cinque minuti durante tutta la settimana davamo le notizie in inglese e spagnolo.Una innovazione che partì nella estate del 1990 e avrebbe potuto proseguire , poi l’esperimento si concluse…ricordo anche che in redazione esisteva un gruppo ben affiatato che ha prodotto dei risultati interessanti.Don Alfonso ci incoraggiava sempre e ci supportava in ogni mondo sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Poi siamo sempre rimasti in contatto fino a che la radio diocesana ha terminato la sua esistenza.Una esperienza umana devo dire inarrivabile. Caro Don Alfonso ci mancherai.