E meno male che era Open Pd: "imbavagliati" i Giovani democratici all'assemblea pubblica - Le Cronache
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E meno male che era Open Pd: “imbavagliati” i Giovani democratici all’assemblea pubblica

Stop agli interventi. Le tre ore sono scadute. I Giovani democratici di Salerno sono rimasti esterrefatti quando, durante il corso dell’Open Pd, tenutosi nel pomeriggio di venerdì, si sono visti tagliati fuori dal parterre di “relatori”. Eppure, sia come parte integrante del partito che come persone regolarmente registratesi on line per intervenire durante la manifestazione, avrebbero avuto il sacrosanto diritto di prender la parola. Ora affidano il proprio disappunto ad una nota nella quale spiegano, dl loro punto di vista, cosa non è andato per il verso giusto in quella che sarebbe dovuta essere una assemblea pubblica (del resto la manifestazione è stata intitolata Open Pd) nella quale gli appartenenti al partito avrebbero dovuto e potuto esprimersi. E i Gd puntano anche il dito sul contenuto dei più datati colleghi, rei di aver sapientemente dirottato l’attenzione sullo scenario nazionale, omettendo di affrontare tematiche locali. 
«Contemplare soltanto tre ore per un’assemblea aperta a tutto il territorio di Salerno e provincia è un ossimoro – spiegano i Giovani Democratici di Salerno – è inevitabile che la probabilità di intervenire si riduca a pochi, fortunati o meditati chissà, oratori. Dinanzi a una platea anagraficamente datata, i nostri interventi sono stati tra quelli tagliati, mentre la maggior parte di chi ha avuto il via libera per esprimersi ha evitato l’autocritica facendo strettamente riferimento al quadro nazionale, come indicato da un ordine del giorno che non prevedeva riferimenti agli scenari locali. L’ordine delle prenotazioni on-line, per le quali non è mai arrivata una conferma via mail, non è stato rispettato, e sono stati tagliati i nostri interventi. Una coincidenza? La gestione del partito locale di questi ultimi anni ha dimenticato i territori, lasciando soli gli amministratori, i segretari e il suo stesso popolo, e facendosi viva solo in caso di congressi o di ricerca del voto. Ci aspettiamo un atto di responsabilità, chi ha sbagliato non deve pagare, ma lasciare spazio a chi potrebbe provare a fare meglio.». 
Poi, il riferimento, chiaro pur non citandolo mai, al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Assente. «Chi, invece, ama dettare la linea da lontano e si considera del Pd solo quando gli vengono promessi ruoli, scaricando le “anime morte” quando, poi, non ci guadagna nulla – concludono amaramente i Giovani democratici – anche stavolta era assente, non ha degnato della sua presenza tanti iscritti accorsi da tutto il territorio che si aspettavano proposte sul da farsi».

 

25 marzo 2013