Dura presa di posizione di Egidio Mirra e Paolo Palo contro un’atteggiamento assunto dal sindaco Francese - Le Cronache
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Dura presa di posizione di Egidio Mirra e Paolo Palo contro un’atteggiamento assunto dal sindaco Francese

Dura presa di posizione di Egidio Mirra e Paolo Palo contro un’atteggiamento assunto dal sindaco Francese

“Siamo rimasti allibiti di fronte alla gravità e alla volgarità delle accuse che un candidato sindaco ha rivolto a Cecilia Francese nel corso di una recente intervista televisiva e che altri suoi candidati al consiglio hanno rilanciato con violenza sui social. Siamo abbastanza grandi da sapere che le campagne elettorali, purtroppo, fanno emergere il lato rissoso e negativo della nostra città eppure ci illudevamo”. E’ quanto si legge in una nota a firma di Egidio Mirra (coordinatore Battipaglia 2021) e di Paolo Palo (coordinatore Avanti Battipaglia). “Dobbiamo constatare con dolore che nemmeno la pandemia ha placato quei mali antichi dai quali una parte di questa città, evidentemente, non ha alcuna intenzione di guarire. Sono irricevibili le accuse di clientelismo per Alba e di propagandismo sul risanamento del bilancio che il sedicente centrosinistra battipagliese rivolge alla sindaca. Perché, così facendo, quello schieramento dimostra non solo di non conoscere gli atti ma, soprattutto, di ignorare la sua stessa storia politica. Avremmo preferito, inoltre, che quel candidato sindaco che oggi ha in tasca tutte le soluzioni per la città si fosse svegliato un po’ prima e che non avesse atteso di ottenere la candidatura da Salerno per riconoscere le eccellenze economiche e culturali del nostro territorio. Era (ed è ancora) il presidente dell’Asi. Avrebbe fatto meglio a dimettersi e non solo per il buongusto di evitare l’insorgere di un conflitto di interessi. Si è polemizzato persino sulla presenza della sindaca ai centri vaccinali: ma dove pretendete che vada, la massima autorità sanitaria del Comune e nel mezzo di una pandemia globale, se non lì? Ricordiamo inoltre, in tutta umiltà, a qualche candidato e al suo entourage che non basta promettere “alberelli” in ogni dove per fare ambientalismo: la coscienza ambientale non è una cosa che si acquisisce col noleggio di un simbolo o in mezza serata ma è un impegno di vita serio, costante e duraturo. L’arroganza non è mai una soluzione di governo.