Droga a Salerno. Parisi resta in silenzio e va in carcere - Le Cronache
Cronaca

Droga a Salerno. Parisi resta in silenzio e va in carcere

Ha scelto di restare in silenzio Bartolomeo Parisi e di non fornire nuovi particolari su quei 22 chili di droga nascosti in cucina nell’abitazione di Giovi. Scelta che ha determinato, su richiesta del pm Cantarella, la decisione di inasprire il provvedimento cautelare nei confronti del quarantaquattrenne. Parisi è da ieri detenuto nel carcere di Fuorni. E’ tornata in libertà la compagna Giovanna Memoli. Il legale difensore, Vincenzo Faiella, ha dimostrato la perfetta estraneità della donna ai fatti contestati. La mattina del blitz (il 21 aprile) si trovava nell’abitazione di Parisi perché, su richiesta del figlio, aveva deciso di pernottare dal compagno. La donna è assegnataria di casa popolare ed, in genere, solo nel settimina si fermava da Bartolomeo Parisi. Il Gup Boccassini ha recepito in toto la tesi difensiva ed ha disposto la scarcerazione della donna.  Nella vicenda sono coinvolti anche Giuseppe Parisi, fratello di Bartolomeo e Gerardo Palmentieri. L’operazione è scattata in seguito ad una “soffiata” da fonte confidenziale. Giovanna Memoli, al momento del blitz, aveva appena lasciato l’abitazione quando i carabinieri l’hanno richiamata in seguito al ritrovamento dei 22 chili di hashsh. Sembra che sia stato lo stesso Parisi ad indicare il luogo dove era nascosto la droga agli uomini dell’arma. L’indagine è stata portata a termine dai carabinieri di Torre del Greco che il 21 aprile hanno fatto scattare il blitz in una palazzina di via Vecchia Bartolomeo nel quartiere Giovi di Salerno. Lì hanno fatto irruzione i militari che hanno stretto le manette ai polsi dei quattro corrieri. Nel corso dell’operazione sono stati ritrovati anche quattro chili di canapa indiana e attrezzatura per l’essiccamento della droga, in un appartamento vicino a quello dove erano i Parisi. L’arresto dei quattro verrà convalidato dal giudice del Tribunale di Salerno che dovrà anche interrogare gli indagati.
I militari torresi hanno seguito un’auto sospetta che da Torre del Greco andava in direzione Salerno. All’alba l’irruzione e il ritrovamento dell’ingente quantitativo di droga. I militari hanno anche sequestrato un revolver calibro 38 e un fucile con rispettivo munizionamento.  Si indaga sul traffico di stupefacenti tra la provincia di Napoli e Salerno e sulle piazze di spaccio locali. I quattro arrestati sono tutti insospettabili, tra l’altro le armi erano regolarmente detenute. Ieri l’udienza di convalida davanti al Gup del Tribunale di Salerno B