Dopo il buio del covid torna la festa patronale - Le Cronache
Provincia Eboli

Dopo il buio del covid torna la festa patronale

Dopo il buio del covid torna la festa patronale

di Eugenio Verdini

San Vito e San Berniero sono compatroni di Eboli, ma nel sentimento degli ebolitani è soprattutto il primo il “santo da venerare”. Specialmente adesso, dopo due anni di restrizioni, due anni di difficoltà, dove anche le manifestazioni autenticamente popolari, quelle in pratica più vicine al sentimento comune, sono state costrette a fare un passo indietro. Nessuna manifestazione particolare che non fosse in linea con le tradizioni religiose e civili che da sempre accompagnano la festa patronale, compresa la chiusura degli uffici pubblici, ma il clima di festa per la ricorrenza di San Vito finalmente si è tornati a respirarlo in tutta la città. E chissà che proprio dopo la pandemia da covid 19 non possa riprendere anche il ruolo centrale che negli anni scorsi Eboli aveva avuto nell’associazione dei Comuni di San Vito, cioè di paesi e città che hanno in San Vito Martire il loro santo patrono, associazione che negli anni ha visto crescere le città partecipanti, in Italia ed in Europa. Una delle più suggestive tradizioni, anche con evidenti risvolti di tipo civile, sussidiario e culturale è stata ancora una volta l’appuntamento che ha puntato a microcippare i cosiddetti amici a quattro zampe. Un’occasione che ha riempito d’orgoglio l’assessore all’ambiente, Nadia La Brocca, che attraverso un post sui social ha volute manifestare per intero la sua soddisfazione, anche attraverso il ringraziamento a quanti si sono spesi per l’occasione. «Vedere le associazioni fianco a fianco per garantire la tutela ed il benessere degli animali, volontari e le tante persone presenti prendere parte ad una giornata importante, l’entusiasmo e la felicità di tanti bambini che hanno affollato la piazza della nostra Città è stato per me un grande orgoglio – ha scritto l’assessora comunale all’ambiente -. Rivolgo un sentito doveroso ringraziamento a tutte le associazioni animaliste, alle unità cinofile della Protezione Civile, all’Asl – Uov di Eboli, ai negozi di pet food che hanno donato gadget, ai consiglieri comunali che mi hanno affiancato ed al lavoro dei colleghi assessori per aver collaborato ad una grande manifestazione in occasione della Festa patronale di San Vito. Microchippare il proprio amico a quattro zampe significa amarlo, significa ritrovarlo in caso di smarrimento, significa praticamente non farlo mai entrare in canile». Molte le associazioni e gli organismi che hanno affiancato l’appuntamento per microcippare i cani: Una zampa sul cuore 2.0 Eboli, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, OIPA sez Eboli, Accademiakronos, Noetaa Capaccio Paestum Agropoli, ENPA guardie zoofile nucleo di Salerno Casahope, Habitat Zoo, Il boss del pet garden, Il regno degli animali, Protezione Civile. Ancora, tra le iniziative che hanno caratterizzato questa giornata patronale, dopo il buio delle restrizioni per pandemia, annoveriamo anche “Artisti in terra e Santi in paradiso”. Francesco Cuomo e Manuele Altieri si sono messi insieme per un progetto tutto Made in Eboli, dalla ricorrenza all’opera. Per celebrare il Santo Patrono, i due ebolitani hanno pensato di omaggiare 5000 fedeli, e non solo, con un meraviglioso santino unico, ciascuno diverso dall’altro. Delle vere e proprie opere digitali in tiratura limitata, scaricabili attraverso un sito specifico. Infine, ma non ultimi, gli appuntamenti religiosi, tra novene, messe e l’attesa processione di ieri sera. In una città dove la tensione politica sottintende praticamente a tutte le attività pubbliche, chissà che non si trovi proprio negli appuntamenti religiosi, quelli condivisi, il motivo per uscire da una tensione che non fa bene alla città ed al territorio. Uscire dal clima di sospetti e di veleni aiuterebbe lo sforzo di Eboli di tirarsi fuori dalle sabbie molli delle difficoltà economiche in cui molte citta si muovono, magari utilizzando al meglio le possibilità del PNRR e di altre fonti di finanziamento.