Dopo cinquanta anni chiude lo storico “Filo di Anna” - Le Cronache
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Dopo cinquanta anni chiude lo storico “Filo di Anna”

Dopo cinquanta anni chiude lo storico “Filo di Anna”

di Antonio Iovino

Bottoni gioiello, articoli da ricamo, merletti, corredini per bambini e tanto altro ancora: questi alcuni dei prodotti che, fino al 31 dicembre, sarà possibile trovare (ora anche in offerta) nella storica merceria salernitana “Il Filo di Anna” di Anna Parenti. Quello che, oltre ad essere una meta obbligatoria per tutti gli appassionati di ricamo e cucito, è anche un punto di ritrovo per tante amiche oltre che clienti affezionate, infatti, cesserà di esistere dopo quasi 50 anni. Dopo aver conosciuto il marito che vendeva macchine per cucire, la signora Parenti si è immessa nel settore e lo ha fatto a modo suo, con articoli di ottima qualità e ricercati, creandosi una clientela che, col passare del tempo, è divenuta sempre più ampia. Dopo essere stata alcuni anni in via dei Principati, nel 1976 è nata la sede in corso Garibaldi, che ha ottenuto ottimi risultati. “Ho avuto tre generazioni di clienti – afferma Anna Parenti – nonne, mamme e figlie, ma ora si lavora di meno. Io mi sono sempre difesa perché non mi sono mai concentrata solo su di un articolo ma comunque la crisi c’è. Nel mio settore, fino a tre o quattro anni fa, non c’è stato nessun problema, adesso si sta cominciando un po’a zoppicare con la concorrenza di internet, molti se ne servono per fare i propri acquisti, è inutile negarlo. Ovviamente non è colpa del cliente ma le ditte, alcuni articoli che io vendo ad un prezzo imposto da loro, su internet li vendono a meno; per piazzare ed eliminare tutti questi prodotti ho controllato quanto costassero in rete e li ho venduti ad un prezzo inferiore, non è un buon sistema ma mi sono difesa così. Adesso, inoltre, manca un ricambio generazionale che prima c’era. Io ho fatto anche scuola di maglia e di cucito, ma ora queste cose non vanno più, alle persone è passata la voglia di fare questo tipo di lavori. In più, anche quei negozi che vendono le maglie a 5 euro, ci fanno concorrenza; se vuoi comprare una lana buona, 50 euro li devi spendere. La clientela che vuole la qualità, però, è sempre venuta e continua a venire anche ora che sto per chiudere, questa caratteristica mi ha sempre ripagato, la mia attività è sopravvissuta proprio per tale ragione ed è stato questo il mio punto di forza”. La titolare de “Il Filo di Anna”, poi, esprime anche il suo punto di vista sulle altre attività storiche e non, che a Salerno hanno chiuso o stanno per chiudere: “Le tasse sono troppe, i fitti dei negozi sono molto alti e quindi le spese sono eccessive rispetto agli introiti”. Nonostante l’arrivo delle “Luci d’Artista”, Anna Parenti ha deciso di abbassare la saracinesca prima della fine della kermesse, il 31 dicembre, in quanto: “A me non hanno mai portato beneficio, io avevo addirittura pensato di chiudere prima ma sotto consiglio del mio commercialista, ho deciso di concludere l’anno”. Una donna, la signora Parenti, che ora, dopo vari decenni di lavoro, ha voglia di riposarsi e di dedicarsi a sé stessa: “Ho l’età giusta per andare in pensione, anzi, l’ho superata. La clientela c’è ancora, non posso lamentarmi, ma io ho un unico figlio che lavora in Inghilterra e che ha preso un’altra strada, non ho altri familiari, mi sono stancata e mi devo riposare un po’. Ho tanti interessi, mi piace viaggiare, vado in palestra, ho amici in tutto il mondo da andare a trovare in America, in Inghilterra, in Polonia. Posso fare più di una cosa”.