Donato Giudice: “Il concerto di Capodanno in piazza della Libertà, è uno schiaffo ai locali del centro” - Le Cronache
Ultimora Attualità

Donato Giudice: “Il concerto di Capodanno in piazza della Libertà, è uno schiaffo ai locali del centro”

Donato Giudice: “Il concerto di Capodanno in piazza della Libertà, è uno schiaffo ai locali del centro”

di Monica De Santis

Morandi o non Morandi, il problema vero non è chi verrà a cantare a Capodanno a Salerno, per i ristoratori, specialmente per quelli situati lungo la via Roma, il vero problema è la location dove si dovrebbe tenere il concerto. La paura, o meglio ciò che si vorrebbe evitare è che il concerto di Capodanno che si è sempre svolto in piazza Amendola non venga trasferito nella nuova piazza Della Libertà… “Ebbene si, l’intento dell’Amministrazione Comunale è quello spostare tutte le attrattive in Piazza della Libertà, l’ avevo intuito mesi fa, quando la nuova piazza è stata scelta per la celebrazione del Pontificale di San Matteo”. A parlare è Donato Giudice, vice presidente dell’associazione Aisp, che racchiude buona parte dei titolari di bar e ristoranti di Salerno e che da tempo stanno chiedendo risposte all’assessore preposto e al sindaco in merito non solo al concerto di Capodanno, ma a tutti gli eventi che potrebbero essere trasferiti nella nuova piazza lasciando di fatto scoperto tutti i luoghi dove prima venivano svolti gli eventi. “Infondo non hanno tutti i torti, cosa te ne fai di una delle piazze più grandi d’Europa, dove non è consentito l’accesso in bici, dove i bambini non possono giocare col pallone, ci fai gli eventi, per forza. L’unica cosa che nessuno ha pensato è che spostare il Concerto di Capodanno in Piazza della libertà puó solo creare un danno economico ai commercianti di Via Roma che da anni ormai vendono pacchetti promo con vista palco ai turisti che vengono a Salerno per le vacanze natalizie”. Quindi voi vi augurate che il concerto di Capodanno se si dovesse fare, non cambi location? “E’ quello che chiediamo ed è quello per il quale siamo disposti a lottare”. Intanto si prosegue con l’installazione delle Luci d’Artista, per voi sarà un aiuto dopo i tanti mesi di chiusura causa emergenza sanitaria, non è vero? “Luci d’artista è un evento pazzesco e positivo per i commercianti. Anche se da anni è un evento che valorizza esclusivamente il centro cittadino, dimenticando il resto della città. Se crei un attrattiva fortissima solo al centro è normale che crei enormi disagi per i residenti e di viabilità di quella zona. Se l’attrattiva è forte ed equa per tutto il territorio, gli avventori si dividono, portando beneficio a tutta la città, evitando traffico e lunghe code e di conseguenza meno disagi per i residenti”. Questa è stata una delle richieste che avete fatto all’amministrazione comunale? “Si abbiamo fatto anche una raccolta firme affinchè le Luci d’Artista venissero installate in tutta la città. E quando parlo di installazioni non mi riferisco a quelle che posizionano ogni anno, ma a quelle installazioni belle e che cambiano ogni anno e che sono la vera attrattiva di quest’evento. Nella raccolta firme che state portando avanti, c’è anche il tema dei parcheggi e dei costi di questi. Intanto molti commercianti si dicono entusiasti dei 700 nuovi posti auto che arriveranno con il parcheggio di piazza Della Libertà, secondo lei aiuteranno? “Non me la sento di ringraziare chi per 10 anni mi ha tolto 1000 posti auto e me ne torna 700. Comunque è un gran passo avanti, insieme ai posti del Genio Civile è sicuramente una gran boccata d’ aria. Ora il passo successivo fondamentale è abbassare il costo del parcheggio ormai insostenibile per commercianti, dipendenti ed anche per avventori”. Sulla questione tariffe parcheggi chiederete un nuovo incontro con il sindaco? “Avevamo nei mesi scorsi trovato un accordo con il Sindaco e l’assessore Loffredo, ovvero che all’apertura dei posti in piazza Della Libertà con un incontro, insieme, si sarebbe rivista e abbassata la tariffa parcheggio. Come Aisp lotterermo per questo punto a qualsiasi costo, questo è un punto fondamentale se vogliamo riprenderci i clienti della provincia”. Perchè vi siete staccati dalle storiche associazioni di categoria, non vi siete sentiti tutelati ? “Come possiamo sentirci tutelati da associazioni che nei due anni di pandemia, con una situazione drammatica per le piccole e medie imprese, li abbiamo visti una volta in piazza. Abbiamo creato l’Aisp che è un associazione apolitica, formata da commercianti che ci mettono la faccia, sempre pronti al confronto costruttivo per il bene di tutti.