Divieto di dimora a Salerno per la dirigente dell’Asl Montella Favorì Squecco affidandogli le postazioni di Capaccio e Agropoli - Le Cronache
Cronaca

Divieto di dimora a Salerno per la dirigente dell’Asl Montella Favorì Squecco affidandogli le postazioni di Capaccio e Agropoli

Divieto di dimora a Salerno per la dirigente dell’Asl Montella Favorì Squecco affidandogli le postazioni di Capaccio e Agropoli

di Pina Ferro

E’ stata raggiunta da divieto di dimora nel comune di Salerno Gerarda Montella, dirigente dell’Unità operativa – cot 118 .- urgenza territoriale presso l’Asl Salerno. La dirigente, secondo la pubblica accusa ha abusato del proprio ruolo. Squecco, già condannato non poteva avere rapporti con la Pubblica amministrazione, inoltre, la Montella ha proceduto ad affidamenti diretti senza, come prevede la norma, consultare due o più operatori economici per importi inferiori a 40.0000 di euro. Successivamente, la Montella avrebbe “emesso provvedimenti di affidamento con procedura d’urgenza e diretta del servizio 118 per le postazioni di Capaccio e di Agropoli fino al 6 settembre 2019, macroscopicamente illegittimi, a favore dell’associazione Sos Soccorso di Agropoli (nonostante lo Squecco, titolare occulto della detta onlus, circostanza nota alla Montella, non potesse contrarre con la Pubblica amministrazione nonostante le ambulanze targate Fw173Fx e Fk139Kn utilizzate in comodato d’uso da detta associazione avessero autorizzazioni sanitarie rilasciate dao comuni di provenienza ed intestate a terzi ovvero alla Croce Azzurra di Nocera Superioe ed alla Pubblica Assistenza Castello di Angri; nonostante l’associazione fosse priva di reale sede sociale. La Montella avrebbe attestato falsamente di aver effettuato il 24 agosto 2019 un sopralluogo, in realtà mai eseguito, presso la sede della onlus), nonostante la onlus fosse priva dei requisiti tecnicologistici necessari e nonostante non avesse presentato la necessaria documentazione relativa ad elenco associati, volontari, strumentazione sanitaria a disposizione ed ancorchè vi fosse analoga manifestazione di interesse da parte dell’associazione Gi.Vi. affatto tenuta in considerazione dalla Montella, in violazione dei principi di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione così intenzionalmente procurando, un ingiusto vantaggio patrimoniale allo Squecco corrispondente agli importi (pari a 40.000) fissati per il servizio reso in convenzione con l’Asl ed arrecando un pari danno ingiusto all’associazione Gi.Vi, nonchè alle altre associazioni di volontariato aventi pregressa esperienza nel trasporto infermi e dotate di mezzi e personale già in convenzione con l’Asl di Salerno”.

pieffe