Dipendenti delle cooperative a rischio licenziamento: sospesi tutti i servizi - Le Cronache
Attualità Salerno

Dipendenti delle cooperative a rischio licenziamento: sospesi tutti i servizi

Dipendenti delle cooperative a rischio licenziamento: sospesi tutti i servizi

di Erika Noschese

Dipendenti delle cooperative sociali a rischio licenziamento. Da ieri, infatti, sono stati bloccati tutti i servizi gestiti dalle coop, finite sotto la lente della Procura di Salerno per lo scandalo degli appalti truccati. Ad interessarsi alla questione, dopo le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali la Prefettura di Salerno che ha sollecitato la convocazione imminente dei sindacati da parte del Comune. Intanto, ieri mattina, Angelo Rispoli, segretario della Csa Fiadel ha incontrato i dipendenti delle otto cooperative, attualmente ferme, lanciando un appello al sindaco Napoli, dopo il fermo dei servizi. “Abbiamo chiesto un incontro al signor sindaco, la cosa drammatica è che, ad oggi, non abbiamo avuto alcuna risposta e questo non aiuta. I lavoratori delle cooperative sono non sono dipendenti ma anche e soprattutto cittadini di Salerno – ha dichiarato Rispoli – Possiamo anche accettare di stare qualche altro giorno senza stipendio, come sta già avvenendo ma solo se avessimo prospettive che oggi mancano. Davanti alla mancanza di prospettive prevale la disperazione, non penso convenga spingere le persone alla disperazione”. Rispoli rinnova l’invito all’amministrazione comunale ad avere un confronto immediato sul futuro delle cooperative: “Questi dipendenti fanno lavori produttivi, oggi mantenere fermo il verde significa mettere in pericolo la sicurezza dei bambini, in molte scuole; significa creare elementi di pericolo nei parchi, molti di essi già fatiscenti e io non credo si possa decidere per la chiusura dei luoghi aperti al pubblico perché manca la manutenzione degli stessi – ha aggiunto il segretario della Csa Fiadel – Queste sono persone che lavorano, svolgono lavori manuali”. Si tratta all’incirca di 90 lavoratori, molti dei quali stipendiati part time, “a livello di sopravvivenza, con lavori da fame. Siamo a disposizione, vogliono solo lavorare”. Il segretario ricorda poi il “gesto coraggioso” dell’attuale governatore Vincenzo De Luca che, quando guidava la città, e visse una storia simile, con le cooperative di pulizia e parcheggiatori: “De Luca fece un grande gesto di coraggio, decise di costituire un soggetto unico che seguisse questa cosa, nacque Salerno Pulita, oggi azienda importante nel settore della differenziata e dello spazzamento e nacque Salerno Mobilità, dalla fusione di varie cooperative”. Da qui l’appello alla maggioranza Napoli: “La norma è la stessa, chiediamo di sederci al tavolo, esplorare le tante possibilità per dare stabilità alle persone perché anche all’epoca c’era un’inchiesta giudiziaria ma le due cose vanno separate: l’inchiesta punta a verificare le varie situazioni, sotto l’aspetto giudiziario e da cittadini siamo ben lieti di sapere che si faccia ciò che occorre ma a noi interessa applicare la clausola sociale, ovvero chi si prende il lavoro dovrà prendere anche i dipendenti rimasti fuori”. Intanto, cChiedono la convocazione del tavolo prefettizio il segretario generale della Cgil, Arturo Sessa e della Fp Cgil Salerno, Antonio Capezzuto che esprimono preoccupazione per il disagio vissuto in queste ore da numerosi lavoratori dipendenti, a seguito della sospensione dei servizi affidati alle Cooperative Sociali operanti sul territorio della città di Salerno. “Considerate le diverse notizie apprese dagli organi di stampa, il mancato confronto tra le parti, ma soprattutto preoccupati per le ripercussioni nell’immediato sulla continuità lavorativa e reddituale delle maestranze, le scriventi chiedono un incontro prefettizio al fine di discutere e individuare ogni utile soluzione a tutela delle stesse”, hanno dichiarato Sessa e Capezzuto chiedendo la convocazione di un tavolo prefettizio. Intanto, questo pomeriggio, alle 18, presso la sede della Cgil di via Manzo, l’organizzazione sindacale incontrerà i lavoratori interessati.