De Pascale contro Cascone: “Indagate sui vigili urbani” - Le Cronache
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De Pascale contro Cascone: “Indagate sui vigili urbani”

di Andrea Pellegrino Diventa un caso politico il transito dell’auto dell’assessore alla mobilità del Comune di Salerno, Luca Cascone, all’interno della corsia riservata alle navette Cstp, durante un weekend di Luci d’Artista. Dopo le foto pubblicate sul web dai “Figli delle Chiancarelle”, ieri è arrivato anche il duro commento del consigliere comunale delegato alla protezione civile Augusto De Pascale. Il consigliere, anch’egli in prima linea nei duri giorni delle Luci, si è visto portar via, invece, la propria auto dal carro gru, perché parcheggiata in zona riservata. Così segnalando il “doppio trattamento”, Augusto De Pascale avrebbe chiesto l’apertura di una inchiesta che appuri il comportamento dei vigili urbani. Ed in particolare chiedendo il perché della mancata contravvenzione all’assessore alla mobilità. «E’ difficile combattere contro le “calate degli Unni” (il rifermento è con molta probabilità all’invasione di gente per Luci d’Artista, ndr), specialmente se non ha l’esercito», dice De Pascale, che riferendosi al suo episodio racconta: «Certo, molte azioni a mente fredda non andrebbero fatte: ho fermato la mia auto mentre ero in servizio con il gruppo dei volontari di Protezione Civile, in una zona vietata ed i vigili urbani hanno fatto intervenire il carro gru che ha prelevato la mia macchina che successivamente sono andato a ritirare alla sede di Salerno Mobilità, pagando il relativo verbale». Poi sul caso Cascone dice: «Sono allibito per quanto accaduto invece all’assessore: ho letto che alcuni vigili urbani avrebbero fermato Cascone mentre viaggiava all’interno di una corsia riservata: se questo è accaduto era per elevare una contravvenzione all’assessore Cascone. Altrimenti bisognerà (segnalando l’avvenuto a chi di dovere) aprire una inchiesta e se accertato la veridicità dell’accaduto prendere i provvedimenti relativi a chi è venuto meno al proprio dovere». L’assessore, invece, dalla sua aveva raccontato così il suo episodio: «Ogni weekend e tutti i giorni festivi, dal mese di novembre, alle 14 lascio la mia famiglia (spesso a tavola) e scendo per dare il mio umile contributo all’organizzazione attuata in questi giorni: navette, volontari, corsia, parcheggi. Organizzazione dove tutti cercano di dare il proprio contributo senza ruoli nè titoli; spesso mi trovo nella corsia preferenziale su richiesta degli autisti per chiamare i vigili urbani per un’auto mal parcheggiata o per spostare una transenna, o una piantana, che da fastidio alle navette in corsia che potrebbero toccarla e creare anche problemi a qualche auto. E nonostante tutto questo un noto “gruppo di fotografi” mi dedica un post perché incredibilmente mi trovo nella corsia con i vigili urbani. Dopo querele, denunce, diffide, stalking di tutti i tipi questo gruppo si è ridotto a puri deliri di frustrazione: vergogna anche questo sabato l’assessore era in strada a controllare che tutto funzionasse al meglio. Dopo le sentinelle della libertà abbiamo avuto vari commenti probabilmente fatti da chi vive di rendita e può stare quotidianamente sui social su una comoda poltrona o chi vivendo all’estero o a Roma».