De Luca scalda i motori: è in campagna elettorale - Le Cronache
Attualità

De Luca scalda i motori: è in campagna elettorale

di Marta Naddei

Nella forma una conferenza stampa sulla questione Fondi europei e sfida alla Regione, nella sostanza la campagna elettorale di Vincenzo De Luca per la corsa alla poltrona di Governatore della Campania nel 2015. Di fatto, è partito ieri – con netto anticipo sui tempi standard – il tour elettorale del sindaco di Salerno per provare nuovamente a “prendersi” Palazzo Santa Lucia dopo la sconfitta del 2010. Così, quale migliore occasione dell’appena cominciata battaglia contro l’attuale esecutivo Caldoro per la questione del bando per l’accelerazione della spesa dei Fondi Ue destinato ai Comuni inferiori ai 50mila abitanti e contro cui il Comune di Salerno ha presentato un ricorso, a cui ha poi fatto seguito una strategica riunione con i sindaci campani d’area Pd per fare fronte comune? Gli ingredienti, ieri mattina, c’erano tutti: dai cartelloni d’invettiva contro la Regione – “Lavoro, non clienti” e “Regione truffa”, entrambi con il logo dell’ente comunale stampato su -; ai punti di una sorta di programma elettorale, su cui Vincenzo De Luca ha invitato la Regione a impegnarsi, e che tocca i temi fondamentali che interessano la nostra regione; all’annuncio di una serie di incontri sul territorio per condividere le battaglie. Insomma, più campagna elettorale di così, si muore. E manca ancora più di un anno all’apertura delle urne. Ma De Luca si è avviato per tempo, trovando nel bando per l’accelerazione di spesa dei fondi comunitari un ottimo assist. «Quella della Regione è una truffa mediatico – politica» – ha affermato il sindaco De Luca – «Il loro ritardo nella spesa è gravissimo e adesso vogliono fare in un anno quello che non sono riusciti a fare in sette. Questi rischiano di mandare allo sfascio i Comuni che si potrebbero trovare con importanti spese a carico alla fine del 2015, decretando così il loro tracollo finanziario». Per non perdere le risorse – sostiene il sindaco De Luca – la Regione deve ancora spendere 3,1 miliardi di euro, a fronte del solo miliardo e 400 milione di fondi certificati – su complessivi 4,5 miliardi – al 31 gennaio 2014. «In un anno e mezzo – afferma De Luca – dovrà essere recuperato un gap del 70% di risorse ancora da spendere. Senza parlare poi dei Grandi progetti: su una dotazione finanziaria di quasi tre miliardi, sono stati impegnati fondi per 975 milioni, con una spesa certificata per 556mila euro». Alle sfide lanciate sabato dal sindaco De Luca alla Regione, a seguito del colloquio con i primi cittadini, «nessuna risposta» – dice – «né sulla quantità di risorse da impiegare, né sull’emissione dei decreti di finanziamento dei 530 progetti già presentati e per i quali, adesso, hanno 25 giorni dal lancio della sfida. Anzi, hanno avuto il coraggio di convocare i sindaci, dicendo loro di avviare le gare nonostante non vi siano decreti di finanziamento. Per tutto questo non ci sono alibi, ma per noi possono andare pure avanti con il bando, ma rispondano a quanto richiesto». Ma Vincenzo De Luca ha approntato anche la sua ricetta alternativa che si compone di tre ingredienti, che rappresentano le priorità del territorio campano: ambiente e rifiuti; piano per il lavoro e trasporti. «Mettiamo a disposizione il progetto del nostro impianto di compostaggio, gratis – dice De Luca – Qui non c’è un piano per l’inquinamento, non si sa come affrontare il problema delle ecoballe. Non hanno fatto nulla, c’è da vergognarsi. Ora il momento di fare usare i fondi come Cristo comanda. Avviamo un piano per il lavoro, con progetti di formazione professionale per il reimpiego dei lavoratori in subero di tante società che la Regione vorrebbe scaricare sui Comuni. Infine, i trasporti che qui sono da terzo e quarto mondo. Si completi la metropolitana regionale che colleghi tutti i capoluoghi a Napoli» Insomma, De Luca una prima infarinatura di programma per le Regionali ce l’ha: «Avremo bisogno del sostegno di tutti, per questo andremo sui territori». Ma, parola di sindaco, lui continua a «preferire il Crescent e piazza della Libertà a palazzo Santa Lucia».