De Luca? «Salernocentrista» - Le Cronache
Attualità

De Luca? «Salernocentrista»

di Andrea Pellegrino

Da accusatore di «Napolicentrismo» ad accusato di «Salernocentrismo». Il ricorso al Tar presentato contro il bando regionale che assegna fondi ai comuni inferiori ai 50mila abitanti ha messo Vincenzo De Luca sotto assedio. La preoccupazione dei sindaci di quasi tutta la provincia di Salerno è che il ricorso presentato dal Comune di Salerno contro la Regione possa in sede cautelare bloccare la delibera regionale. Ed addio ai soldi, dunque, per i tanti comuni che da tempo attendono un po’ di respiro finanziario. Così dopo le aspre accuse della Cisl, nonché dei vari sindaci della provincia, oggi giungono nuove forti polemiche. In prima linea c’è Antonio Aloia, primo cittadino di Vallo della Lucania che scrive direttamente al premier Renzi. «L’azione deplorevole messa in campo dal sindaco di Salerno – dice il sindaco Aloia – rischia di bloccare importanti investimenti per le aree interne e dimostra la sua scarsissima sensibilità istituzionale. E pensare che è stato, anche se per poco tempo per fortuna, sottosegretario nel Governo Letta. Il suo è un atto di grande scorrettezza nei confronti dei tanti piccoli comuni che stanno patendo in maniera drammatica gli effetti della difficilissima crisi economica che stiamo attraversando. Denota la poca considerazione che ha nei confronti di tanti piccoli e medi comuni della Regione Campania che, in tempi rapidi, potrebbero beneficiare dei fondi europei per un rilancio dell’economia locale e dei livelli occupazionali. Non c’è da meravigliarsi, visto che in questi anni abbiamo costantemente assistito ad un’azione da parte del sindaco De Luca, concentrata unicamente a realizzare quello che potremmo definire il suo Salernocentrismo». «In questi anni – accusa ancora il primo cittadino di Vallo della Lucania – non abbiamo mai assistito ad un intervento di De Luca a sostegno delle aree interne della provincia di Salerno, malgrado sia stato candidato alla Presidenza della Regione Campania ed aspira ad esserlo nuovamente. Tale azione legale rischia concretamente di rallentare le procedure inerenti gli interventi per 452 progetti già presentati da diversi comuni della Campania e già ritenuti coerenti dagli uffici regionali. L’occasione mi è propizia per esprimere i più vivi ringraziamenti al Presidente Stefano Caldoro e alla sua Giunta, per la grande serietà e la squisita sensibilità dimostrata nei confronti delle aree interne meno sviluppate, programmando importanti risorse regionali, nazionali ed europee, offrendo una straordinaria occasione per favorire uno sviluppo più omogeneo dell’intero territorio regionale e dare un significativo e reale impulso alla fragile economia di molte delle nostre piccole comunità». Ancora è Mimmo Di Giorgio, sindaco di Montecorvino Pugliano a lanciare l’appello: «Noi come Comune beneficiamo così di un finanziamento di 3 milioni di euro. Non possiamo perderli. È inconcepibile e vergognoso che un uomo, fino a qualche giorno fa possibile rappresentante del nostro amato sud all’interno del nascente Governo Renzi, con un’azione messa in campo in questi giorni passi sulla testa dei cittadini e sugli interessi del nostro territorio, dei nostri comuni, della provincia di Salerno e dell’intera Campania. Il tutto risulta ancora più aberrante in quanto il ricorso al Tar tecnicamente non ha alcuna giustificazione pratica, poiché il bando si riferisce espressamente ai comuni della Regione Campania inferiori a 50.000 abitanti, in considerazione poi che per le municipalità con popolazione superiore sono stati attuati canali di finanziamento specifici come ‘Urban’ e ‘Più Europa’”»

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